La Banca d'Italia pubblica i risultati dell'indagine sulla spesa dei conti correnti delle famiglie condotta nel 2021. L'indagine raccoglie informazioni analitiche sulle spese di gestione effettivamente sostenute dalle famiglie nel corso del 2020 e documentate negli estratti conto. Per ciascun conto e per ciascuna tipologia di servizio ad esso associato sono rilevati il numero di operazioni svolte nel corso dell'anno e la spesa corrispondente, consentendo così di calcolarne il relativo costo unitario. La stima della spesa riflette da un lato gli effettivi comportamenti dei correntisti e dall'altro le condizioni concretamente applicate dagli intermediari; queste ultime possono essere influenzate da un insieme di fattori, che include le scelte commerciali di ciascuna banca e il tono concorrenziale del mercato. Nel 2020 la spesa per la gestione di un conto corrente è stata pari a 90,90 euro, un valore sostanzialmente invariato rispetto all'anno precedente (90,70 euro); la variazione della spesa è il risultato di due tendenze opposte e riferibili sia alle spese fisse, cresciute per effetto di alcune commissioni, tra cui il canone di base, sia a quelle variabili, diminuite a causa di una riduzione pressoché generalizzata dell'operatività. Per i conti collegati a contratti di apertura di credito in conto corrente, la commissione per la messa a disposizione dei fondi è stata in media dell'1,8 per cento del credito accordato, stabile rispetto all'anno precedente. La commissione di istruttoria veloce applicata sugli sconfinamenti è cresciuta mediamente da 17,90 a 18,90 euro; la crescita è stata accompagnata da un importo più elevato dello sconfinamento massimo.