A dicembre, secondo le stime preliminari, l'accelerazione tendenziale dell'indice generale dei prezzi al consumo NIC (da +3,7% di novembre a +3,9%) si deve ai prezzi dei beni (la cui crescita passa da +5,1% a +5,5%), mentre quelli dei servizi rimangono stabili (a +1,7%); il differenziale inflazionistico tra questi ultimi e i prezzi dei beni rimane negativo (-3,8 punti percentuali), ampliandosi rispetto a quello registrato a novembre (-3,4).
L'accelerazione dei prezzi dei beni è imputabile ai prezzi dei Beni alimentari (da +1,3% a +2,6%; +0,6% sul mese) a causa di quelli sia degli Alimentari lavorati (che passano da +1,4% a +2,0%; +0,2% il congiunturale) sia degli Alimentari non lavorati (da +1,5% a +3,6%; +1,1% rispetto a novembre). In particolare i prezzi di questi ultimi accelerano per l'andamento sia dei prezzi della Frutta fresca e refrigerata (la cui crescita passa da +2,1% a +4,2%; -0,6% il congiunturale) sia di quelli dei Vegetali freschi o refrigerati diversi dalle patate (che invertono la tendenza da -1,1% a +7,1%; +5,0% rispetto a novembre).
I prezzi dei Beni energetici, pur mantenendo una crescita sostenuta, rallentano (da +30,7% a +29,1%; zero il congiunturale), a causa di quelli della componente non regolamentata (la cui crescita passa da +24,3% a +22,0%; nulla la variazione su base mensile); in particolare, rallentano i prezzi del Gasolio per i mezzi di trasporto (da +27,9% a +23,0%; -1,1% rispetto a novembre), quelli della Benzina (da +25,3 % a +21,3%; -1,0% sul mese), quelli degli Altri carburanti (da +45,8% a +45,3%; +1,1% la variazione congiunturale) e del Gasolio per riscaldamento (da +26,8% a +21,2%; -1,3% rispetto a novembre), mentre accelerano i prezzi dell'Energia elettrica mercato libero (da +23,0% a +26,4%; +3,2% il congiunturale). I prezzi della componente regolamentata dei Beni energetici continuano a crescere in modo molto sostenuto (+41,9%; era +41,8% a novembre).
Nell'ambito dei servizi (la cui crescita rimane stabile a +1,7%; +0,5% rispetto al mese precedente), da segnalare l'accelerazione dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +1,9% di novembre a +2,3%; +0,8 sul mese), imputabile ai prezzi degli Alberghi, motel, pensioni e simili (che passano da +4,3% a +6,7%; -0,4% il congiunturale) e dei Villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili (da +6,7% a +9,8%; +3,3% rispetto a novembre), mentre registrano una flessione più ampia quelli dei Pacchetti vacanza (da -2,8% a -6,4%; +14,1% sul mese).
I prezzi dei Servizi relativi ai trasporti rimangono stabili (a +3,6%; +1,9% il congiunturale) per effetto di andamenti opposti: da un lato i prezzi del Trasporto aereo passeggeri accelerano (da +44,2% a +49,2%; +30,3% su base mensile a causa per lo più di fattori stagionali) e quelli delle Assicurazioni sui mezzi di trasporto hanno un calo meno ampio (da -1,9% a -1,5%; zero la variazione congiunturale); dall'altro rallentano i prezzi del Trasporto marittimo e per vie d'acqua interne (da +6,8% a +4,2%; +1,1% su novembre) e registrano una flessione più marcata quelli del Trasporto passeggeri su rotaia (da -3,8% a -4,5%; +1,2% il congiunturale).
Il ruolo delle diverse tipologie di prodotto nel determinare l'inflazione del mese di dicembre è rappresentato dai contributi alla variazione dell'indice generale dei prezzi al consumo