Gli investitori fai-da-te stanno rimanendo fedeli ai titoli tecnologici, nonostante il settore sia stato tra i più colpiti durante la recente volatilità del mercato. I dati di eToro rivelano, infatti, che nove dei 10 titoli più detenuti dai suoi utenti alla fine del primo trimestre appartengono al comparto tecnologico.
L'unica dissonanza è rappresentata da GameStop, il rivenditore di videogiochi le cui azioni hanno guadagnato più del 40% nell'ultimo mese, con un'ulteriore spinta sul finire del trimestre dopo l'annuncio di un frazionamento azionario.
Ben Laidler Global Markets Strategist di eToro, ha commentato: «I titoli tecnologici sono stati tra i più colpiti nel 2022, con il Nasdaq in territorio di correzione e diversi grandi nomi significativamente sotto pressione. Ci sono molteplici ragioni per questo. La più ovvia è la guerra in Ucraina, che ha fatto vacillare il sentiment. Ma forse più rilevante per il settore tecnologico è il fatto che le principali economie – e gli Stati Uniti in particolare – hanno iniziato ad aumentare i tassi di interesse per la prima volta da anni. L'alta inflazione e l'aumento dei tassi tendono a colpire i titoli tecnologici più duramente di altri settori perché le loro valutazioni sono basate più sui guadagni futuri che su quelli presenti. In un contesto come quello attuale, quei guadagni futuri valgono meno e, teoricamente parlando, rendono il settore meno attraente».
I produttori di veicoli elettrici Tesla e il rivale cinese Nio rimangono tra i titoli più tenuti sulla piattaforma, così come vi figuravano un anno fa, indicando che gli investitori vedono il potenziale a lungo termine del settore. Il numero delle posizioni aperte su Tesla è aumentato del 12% trimestre su trimestre, mentre Nio ha registrato un aumento del numero degli investitori del 6%.
Amazon (+13% trimestre su trimestre) e Apple (+12%) hanno mantenuto rispettivamente il terzo e quarto posto, nonostante entrambi i loro prezzi azionari siano scesi di circa il 2% da inizio anno. Meta Platforms (+48%), è balzata di un posto diventando il quinto titolo più posseduto sulla piattaforma eToro, nonostante le sue azioni siano crollate di oltre il 33% negli ultimi tre mesi.
Alibaba (+9%), Microsoft (+27%), il produttore di chip NVIDIA (+27%), Google Alphabet (+13%) e GameStop (-3%) hanno completato la top 10.
Laidler aggiunge: «La crescita delle posizioni aperte per i titoli tecnologici, nonostante le difficoltà di questa prima parte dell'anno, suggerisce come gli investitori stiano sfruttando al massimo l'attuale volatilità del mercato, cercando di approfittare dei ribassi per aggiungere posizioni a lungo termine a un punto di prezzo basso. Il fatto che l'indice NASDAQ, ricco di tecnologia, abbia guadagnato più del 12% dalla metà di marzo suggerisce che la recente correzione potrebbe essere di breve durata. Naturalmente, è molto difficile essere sicuri che sia così, dato il contesto economico incerto. Se la situazione in Russia si aggrava, o le banche centrali aumentano i tassi più velocemente del previsto, si potrebbero avere ramificazioni negative per tutti i titoli, compresi quelli del settore tecnologico. Tuttavia, molti investitori stanno chiaramente ignorando i fattori macro a breve termine e stanno investendo nel tech preferendo focalizzarsi sull'opportunità a lungo termine».