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domenica, 4 Giugno 2023

Value vs growth, chi vincerà nei prossimi mesi?

DiRedazione

26 Aprile 2022 , ,
Value

L'inflazione è guidata dall'incontro fra domanda e offerta. Prima che la pandemia da COVID-19 entrasse nelle nostre vite, era chiaro che l'offerta superava la domanda in molte parti del mondo e c'era poco impulso per una crescita dell'. Avevamo molta energia, molto lavoro e non sufficiente crescita. La tecnologia stava liberando capacità in ogni settore, il che aveva un effetto deflazionistico. Aggiungiamo a questo il fatto che erano in atto cambiamenti demografici – un declino demografico – e che c'erano alti livelli di indebitamento, ed è chiaro perché generare inflazione era una sfida per l'economia globale.

La pandemia globale ha avuto un impatto enorme sulla domanda e sull'offerta. Dal lato della domanda, la Fed ha preso misure straordinarie per stabilizzare l'economia globale, abbassando i tassi allo 0% e lanciando massicci stimoli monetari per sostenere un'economia globale che, altrimenti, avrebbe dovuto affrontare gravi problemi. La Federal Reserve ha efficacemente sostenuto il rischio. Private equity, venture capital, criptovalute e società tecnologiche in ipercrescita hanno ricevuto flussi di capitale senza precedenti. Si sono fatte strada valutazioni estreme per le aree più speculative, che ora vengono completamente riviste, mettendo sotto pressione i titoli . Altrove, i governi hanno trasferito liquidità ai risparmi e agli investimenti del settore privato.

Dal lato dell'offerta, la pandemia e le relative chiusure hanno cambiato drasticamente il comportamento delle persone – dallo stop ai viaggi all'estero al fatto che molte persone sono state costrette a lavorare da casa. La pandemia ha anche paralizzato le supply chain globali, in parte a causa dell'abbandono volontario o involontario della forza lavoro.

La strategia COVID-19 della Cina sarà decisiva

È ancora troppo presto per dire che siamo entrati in un mondo post-coronavirus. Tuttavia, negli ultimi mesi, molti Paesi (ad eccezione della Cina) stanno accettando l'idea di vivere con il virus. Cosa comporta questo dal punto di vista della domanda e dell'offerta?

In primo luogo, la domanda sta rallentando. La Fed è in procinto di rimuovere gli stimoli in eccesso terminando il QE e aumentando i tassi dei Fed Fund. Questo introdurrà dei rischi, ma arginerà anche il flusso selvaggio di fondi verso il private equity, il venture capital, le “mode passeggere” della finanza e certi business digitali nascenti. Inoltre, i multipli si sono ristretti, e la domanda si sta contraendo nelle aree più distorte dalla combinazione pandemia-Fed. È qui che ci sono più problemi al momento.

Allo stesso tempo, la ripresa delle supply chain ha avuto un effetto positivo in diverse aree, come il petrolio, i semiconduttori, le automobili e i materiali per la costruzione di case. In molte parti del mondo, i casi di COVID-19 rimangono alti, ma i programmi di vaccinazione hanno contribuito a ridurre i tassi di ospedalizzazione e di morte. La gestione della pandemia da parte della Cina sarà fondamentale: se riuscirà a gestire con successo i casi di COVID-19 e non arriverà una variante più grave, è probabile che le supply chain continueranno a riprendersi in modo costante nel corso del prossimo anno o due. Inoltre, negli Stati Uniti stiamo vedendo forti segni di ritorno al lavoro e questo dovrebbe allentare la tensione del mercato del lavoro nel tempo.

Lo “shock” Russia-Ucraina crea ulteriore complessità

Prima della preoccupante invasione russa dell'Ucraina, l'inflazione stava raggiungendo il picco a livello globale – con una probabile diminuzione nel 2023. La domanda di settori che hanno beneficiato della pandemia è destinata a rallentare man mano che l'alta inflazione e l'aumento dei tassi iniziano a colpire. Contemporaneamente, le supply chain iniziano a funzionare più normalmente. Di conseguenza, entrambe le tendenze probabilmente porteranno ad una minore inflazione.

Eppure, sulla scia dell'invasione russa dell'Ucraina, le inevitabili e necessarie sanzioni imposte dall'Occidente hanno aggiunto ulteriore complessità, creando essenzialmente uno “shock su shock”. L'Occidente stringerà accordi petroliferi con l'Iran o il Venezuela? L'attuale conflitto potrebbe intensificarsi? È possibile un accordo di pace tra Russia e Ucraina? Sono tutti scenari completamente imprevedibili.

Ciò che sappiamo è che gli shock inflazionistici come questo hanno quasi sempre portato alla deflazione attraverso la successiva risposta dell'offerta e il rallentamento della domanda. I prezzi elevati dovrebbero forzare sostituzioni, nuove relazioni, investimenti accelerati e cambiamenti nel consumo.

Dove puntare e dove no

Riteniamo che i titoli idiosincratici offrano un solido potenziale di rialzo, anche in questo contesto complesso. Continuiamo ad apprezzare la crescita del settore dei viaggi e del turismo. Abbiamo incrementato le posizioni in titoli dei mercati dei capitali che beneficiano della volatilità del mercato e stiamo cercando di essere attentamente contrarian in alcuni mercati emergenti selezionati, tra cui Cina e Brasile.

Ci sono alcune aree che stiamo evitando: ci stiamo allontanando dagli estremi dell'era pandemica nel settore tecnologico, così come dagli estremi di un rally dei prezzi delle materie prime che sembrerebbe insostenibile.

Sul fonte growth vs , si tratta di una questione di duration e di orizzonte temporale, ma siamo molto più a nostro agio nell'assumere un orientamento growth in riferimento alla prossima fase del ciclo di mercato.

Mentre la probabilità di stagflazione e/o di una recessione è più alta rispetto a sei mesi fa, è tuttora più probabile uno scenario rispetto ai molti altri che potrebbero verificarsi. Questo include la nostra aspettativa che i tassi d'interesse si muovano più in alto, ma non in modo estremo, specialmente quando le supply chain si risaneranno e l'inflazione si placherà. In questo scenario, il mondo si evolverà intorno al comportamento della Russia, emergeranno nuove forniture da fonti esistenti e nuove, e verrà raggiunto un nuovo equilibrio in Ucraina. Nel frattempo, impareremo a convivere con COVID-19, il che sbloccherà anche la tensione delle supply chain.

Rimane incertezza sulla Cina, ma il messaggio delle autorità cinesi è cambiato nelle ultime settimane, orientandosi verso l'intervento, lo stimolo e il sostegno alla propria economia (quando necessario) – specialmente se l'esperienza con la pandemia è particolarmente difficile. Naturalmente, ci sono molti altri scenari potenzialmente negativi, con l'escalation del conflitto Russia-Ucraina che è probabilmente il peggiore. Tuttavia, nel futuro vediamo un miglioramento dei rendimenti economici.

Commento sulle prospettive della dinamica domanda-offerta dei prossimi mesi e le conseguenze sulle scelte d'investimento, a cura di David Eiswert, gestore del fondo T. Rowe Price Funds SICAV – Global Focused Growth Equity, T. Rowe Price

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