mercoledì, 24 Aprile 2024

BOOM DI IMPRESE INDEBITATE: LEGGE “SALVA SUICIDI” POSSIBILE SOLUZIONE

DiMario Catalano

2 Luglio 2021

Crescono le imprese italiane inchiodate con le banche. Più di una su due ha contratto debiti con gli istituti di credito. La proroga della moratoria sui prestiti prevista nel decreto Sostegni bis ha dato una boccata d’ossigeno, ma resta la preoccupazione. «Il Governo non ha previsto alcun rinvio per le notifiche di pagamento. Dal primo luglio ripartiranno le temute cartelle esattoriali dall’Agenzia delle entrate. La fotografia attuale è peggiore rispetto al periodo pre-pandemia», dice l’avvocato Monica Pagano. «Le imprese non hanno la certezza di poter onorare gli impegni economici presi. Il mio consiglio è di rivolgersi a qualcuno in grado di valutare la corretta strategia per liberarsi definitivamente dall’incubo dei debiti».

Sono 126 miliardi le moratorie attive del sistema produttivo e 184 miliardi l’erogazione di finanziamenti assistiti da garanzie pubbliche. Complessivamente, quindi, 310 miliardi di credito bancario alle imprese risulta oggi “coperto” dalle misure straordinarie. Che tipo di investimenti bisognerà mettere in campo?

«Occorrerà puntare su asset reali e alternativi, sulle commodities, sul green e sull’economia reale di lungo periodo. Questo è l’anno della digitalizzazione e delle criptovalute, due trends che inevitabilmente si affiancheranno e favoriranno nuove aziende nel settore fintech. Tre le strategie più efficaci: risparmiare per non trovarsi impreparati nei momenti di improvviso calo di fatturato; diversificare e ottimizzare gli investimenti attivi e passivi; infine, aumentare il proprio capitale creando nuove attività».

Crescono gli italiani con un finanziamento. Nel 2016 erano il 34,6% e nel 2020 il 42,2% (+7,6%). Dato allarmante?

«Numeri che non lasciano tranquilli. Si tratta di una situazione di impoverimento globale che, ovviamente, ha avuto ripercussioni nettamente più preoccupanti su coloro i quali non godevano già di ottima “salute finanziaria” pre-pandemia. Serve educare i consumatori, i risparmiatori e gli investitori a migliorare le loro capacità di comprensione dei prodotti finanziari per prevenire le situazioni di indebitamento (e sovraindebitamento)».

Fonte: Mappa del Credito MisterCredit-CRIF

Le richieste di finanziamento sono aumentate grazie alle condizioni di offerta, tassi applicati estremamente appetibili e promozioni frutto di accordi tra enti eroganti e dealer. Le agevolazioni quanto incidono negativamente sulla crescita dell’esposizione debitoria?

«È il gioco del gatto col topo. Appendere all’amo un’esca interessante e sperare che qualcuno, in virtù di situazioni svantaggiose pregresse, abbocchi. Non è facile vivere in una condizione economica che non rende visibile una qualsiasi prospettiva futura. È qualcosa che ruba serenità, sogni e a volte porta via anche legami. Quando ci si ritrova in situazioni di questo genere, qualsiasi aiuto o condizione proposta appare vantaggiosa, ma bisogna considerare che non potendo onorare i debiti prima, difficilmente lo si potrà fare dopo, con un debito maggiorato. È così che nascono le situazioni di indebitamento che sfociano nel sovraindebitamento».

Il “debito familiare” è una soluzione efficace?

«Sì. Con questo strumento i membri della stessa famiglia possono presentare un’unica procedura quando sono conviventi o quando il sovraindebitamento ha un’origine comune, benché le masse attive e passive siano mantenute distinte. L’efficacia di questa norma risiede nella possibilità per l’intero nucleo familiare di unire i debiti ed esdebitarsi tutti contemporaneamente».

Quante persone potranno usufruire della legge salva suicidi nel post pandemia?

«Impossibile rispondere alla domanda. Potranno usufruire della legge 3 del 2012 tutte quelle che decideranno di accedervi e avranno i requisiti. Difficile fare previsioni: è chiaro che i dati allarmanti sull’indebitamento di famiglie e imprese fanno presagire che probabilmente rispetto agli scorsi anni ci sarà un aumento dell’avvio delle procedure da sovraindebitamento».

Il 95% di fiere e convegni, l’80% di club sportivi e 79,1% delle agenzie di viaggio sono a rischio default nel post covid. Quanto bisognerà investire per evitare un tracollo?

«Lo Stato ha aiutato i settori più in crisi. Alcuni di questi avevano visto diminuire il fatturato anche prima della pandemia. Aumentare la domanda per aumentare l’offerta è una teoria economica che trova le sue ripercussioni nella quotidianità. Agevolare gli eventi in presenza, dare spazio alle iniziative che coinvolgono un pubblico che possa coesistere in un medesimo spazio, incentivare le persone ad uscire dalla sindrome della capanna per tornare a vivere in maniera razionale è l’obiettivo per raggiungere più facilmente la ripresa economica».