giovedì, 25 Aprile 2024

IN BORSA TREND POSITIVO PER CHI VENDE IN CINA

DiRedazione

8 Ottobre 2021

I marchi di moda italiani hanno aumentato del 46% le esportazioni verso la Cina nel primo semestre del 2021, ma in Borsa il comportamento dei titoli delle maggiori case di moda quotate non segue esattamente questo trend molto positivo.

Prada S.p.A. quotata da oltre un decennio a HKSE (1913.HK) ha aperto l’anno solare a 46,9 HKD il 4 Gennaio 2021 avendo un andamento crescente positivo passando da 52,3 HKD l’8 marzo e chiudendo il primo semestre con il picco del 21 Giugno a 57,8 HKD con un complessivo +23,24%. Nel mese seguente l’azione ha raggiunto la cifra di 60,7 HKD il 26 luglio, ma negli ultimi due mesi la società ha visto una considerevole perdita di valore scendo sotto i 50 HKD e stazionando nella parte centrale di Settembre 2021 intorno ai 44 HKD +/- 1 HKD, meno del punto di partenza di gennaio.

Salvatore Ferragamo S.p.A. (SFER a Milano) ha una performance a un anno in Borsa di +34,41% molto influenzata dal minimo registrato a ottobre 2020 di 10,9 €. La società ha aperto il 4 Gennaio 2021 a 15,74 € per poi vedere la propria azione accrescere il proprio valore in modo costante fino a 19,895 €, massimo semestrale, raggiunto il 22 giugno. Il secondo semestre del 2021 ha visto l’azione perdere valore pur stazionando abbastanza stabilmente intorno ai 17 € +/- 1 € con alcuni picchi giornalieri sopra i 19 senza rilevanza a livello statistico. La performance a un mese è negativa a -1,03% pur rimanendo molto positiva a mano a mano che si espande l’intorno di riferimento.

Kering S.p.A. (KER a Parigi) pur non essendo una società Italiana possiede i marchi italiani Gucci e Bottega Veneta la cui importanza nel mercato della moda è tale da giustificare l’analisi del titolo in questo settore di riferimento. La società ha aperto l’anno solare a 586,3 € e ha avuto un andamento debolmente crescente fino a 564,9 € il 22 marzo 2021. Da marzo l’azione del gruppo ha raggiunto, tramite una crescita costante, 788,9 € il 9 agosto con un +39,65 % in quattro mesi. Il gruppo ha successivamente visto il proprio titolo subire due bruschi cali in Borsa: il primo tra il 18 e il 19 agosto da 718,7 € a 664,7 € in un solo giorno e il secondo tra il 13 e il 16 Settembre passando da 690,3 € a 622,6 €. Il titolo subisce variazioni di valore molto ampie, anche quotidianamente, e da agosto il suo valore è di difficile previsione.

Il Gruppo Aeffe (AEF a Milano) proprietario di Moschino è uno dei pochi che ha registrato un aumento di valore del titolo nel primo semestre del 2021 e che è riuscito a mantenerlo fino a settembre, nonostante una decisa caduta nei mesi di luglio e agosto. L’azione registrava 1,086 € il 4 gennaio 2021, 1,874 € il 2 giugno e 1,368 € il 19 luglio, ma è riuscita a recuperare valore fino a 1,974 € registrati l’11 agosto. Dopo il picco di agosto il titolo ha mantenuto il valore intorno a 1,9 € costantemente e al 19 settembre 2021 segna una performance annuale di +107,17%.

L’espansione delle esportazioni è andata di pari passo con l’aumento del valore dei titoli in Borsa nel primo semestre del 2021 mentre il secondo semestre sta mostrando dei valori non all’altezza dei mesi precedenti. ©

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