venerdì, 19 Aprile 2024

Domenica primo fischietto rosa della serie A per Sassuolo-Salernitana

arbitro

Maria Sole Ferrieri Caputi arbitrerà Sassuolo-Salernitana al Mapei Stadium domenica alle 15:00 e sarà la prima donna a dirigere un incontro di Serie A. La 32enne livornese aveva già messo un piede nella massima serie lo scorso agosto come “quarto uomo” in Monza-Udinese. Ma l’esordio come primo ufficiale di gara porta un grande cambiamento sia a livello di immagine sia a livello di guadagni.

Quanto e come guadagna un arbitro in Serie A

Prendendo in esame proprio l’incontro di domenica il guadagno di Maria Sole Ferrieri Caputi è diviso in due aspetti: un fisso annuale e una diaria, comprensiva di rimborso spese calcolato in base alla distanza tra la sede di riferimento (in questo caso Livorno) e la sede di svolgimento dell’incontro (in questo caso Sassuolo). La diaria corrisponde a 3800 euro lordi, ed equivale a quella percepita da ogni arbitro che diriga un incontro in un dato giorno. Diverso invece il fisso annuale, dove intervengono criteri come l’appartenenza alla categoria di arbitro internazionale, l’esperienza e l’anzianità. L’annuale di Ferrieri Caputi sarà di 45000 euro lordi, ma un arbitro di punta supera gli 80000. In media, ogni arbitro si aspetta di dirigere 15-16 partite a stagione, trascorrendo in più altre giornate in sala VAR, dove il compenso è di 1500 euro a incontro. C’è poi la Coppa Italia, dove il compenso part da 1000 a incontro per i primi turni ai 3800 per la finale. Nettamente inferiore invece il compenso percepito da Ferrieri Caputi come quarto uomo della succitata Monza-Udinese: 500 euro di diaria.

Nessun privilegio: la gavetta di Ferrieri Caputi e degli altri arbitri

Il presidente dell’AIA Alfredo Trentalange ha sottolineato negli ultimi mesi il percorso di Maria Sole Ferrieri Caputi come un percorso affine a quello di ogni altro arbitro, selezionato per qualità ed esperienza maturate negli anni. Il discorso della tanto celebrata gavetta è però materia di enorme discussione negli ultimi anni per i compensi davvero diminutivi elargiti ai giovani arbitri dell’avvenire. Si tratta di una categoria che spesso subisce pressioni enormi e opera in ambienti non sicuri per compensi che, nelle categorie di esordio di un giovane ufficiale di gara, non superano i 30 euro ad incontro. Luca Marelli, ex-arbitro di Serie A e B, racconta che nella sua ultima stagione da arbitro di CAN D (categoria a disposizione per dirigere incontro del campionato Dilettanti), ha guadagnato 940 euro di diarie in 20 incontri pur percorrendo 9000 km di auto, e garantisce che le cifre non cambiano da anni. A queste condizioni, non è una sorpresa che la passione non basti: almeno 4000 tra direttori e assistenti di gara dal 2016 al 2021 hanno lasciato il mondo dello sport. Anche in virtù di questi numeri (e dell’enorme percentuale di arbitri che subisce abusi di qualche genere) la storia di Ferrieri Caputi fa ancora più scalpore.

Marco Catanzaro