Il Giro d’Italia riparte in quinta e lo fa per la prima volta dall’Albania. Una collaborazione, quella stretta con RCS, che porterà le tre tappe iniziali nelle città di Durazzo, Tirana e Valona. L’obiettivo è replicare il successo dello scorso anno, con l’edizione 107 capace di generare introiti diretti pari a circa 50 milioni di euro, in crescita del 20% rispetto al 2023.
A sorridere saranno anche le Regioni e le città che ospiteranno una o più tappe della competizione ciclistica italiana più celebre e seguita. Nel 2024 è stato calcolato un totale guadagnato di circa 2 miliardi di euro, di cui 620 milioni generati dalla spesa di spettatori/staff e 1,4 miliardi di euro da turismo e infrastrutture.
Sono sempre di più le località che decidono di investire nell’organizzazione del Giro d’Italia, a fronte di spese che possono partire da 70mila euro per diventare una sede di partenza e di 200mila euro per essere una sede d’arrivo. Per un ritorno economico che, tra turismo, copertura mediatica e affluenza di pubblico, può portare a decine di milioni di euro di guadagno.
A partire da questa edizione, tra gli sponsor di livello spicca PIF. La Corsa Rosa potrà contare su un partner d’eccellenza, che da tempo ha deciso di investire nel Mondo dello sport tra calcio, pugilato, golf e Formula 1. Il patrimonio complessivo del Fondo saudita multimiliardario, che entrerà a far parte del portafoglio del Giro d’Italia col marchio One Cycling, è di oltre 925 miliardi di dollari.©
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