giovedì, 15 Maggio 2025

Famiglie, nuclei monogenitoriali quasi raddoppiati. E i consumi calano

DiIlaria Mariotti

15 Maggio 2025
Sommario

Due genitori con figli, il più classico dei modelli familiari, perde centralità. Le coppie con bambini passano dal 57% sul totale del 2001 al 45% del 2021 (ISTAT). La vera notizia è però che i nuclei composti da un solo genitore con figli sono aumentati nello stesso periodo da circa 2 milioni 650mila a oltre 3 milioni 800mila, segnando un incremento del 44%. Le famiglie italiane non sono più le stesse di un tempo, ma non solo sul piano sociologico. A cambiare profondamente, negli anni, sono stati anche i consumi. Il motivo è facile da intuire. Un’inflazione che ha toccato, tra il 2019 e il 2023, il 16% portando i prezzi al dettaglio alle stelle. E rendendoli sempre più insostenibili, specie per i nuclei dove il reddito che entra è uno solo.

I consumi

In termini reali la spesa per consumi delle famiglie risulta ridotta nel 2023 del 9,1% (Assoutenti). Si è passati dai circa 2.560 euro mensili del 2019 ai 2.738 euro del 2023, con una crescita nominale di quasi il 7%. L’inflazione però fa rivedere la stima: si spende di più ma, con i prezzi in forte rialzo, il volume degli acquisti si riduce. Lo stesso trend si conferma rispetto al 2022, quando l’esborso mensile è stato di 2.625 euro. Un incremento che non corrisponde a una crescita del tenore di vita: l’inflazione nel 2023 è stata del 5,9%, pertanto la spesa in termini reali è diminuita (-1,5%).

Si risparmia sull’abbigliamento

Nel 2023 la voce che le famiglie dichiarano di aver limitato maggiormente è quella per abbigliamento e calzature. Dal 2019 il calo in termini reali è del 16,5%. La percentuale di chi ha provato a ridurre il budget è del 48,6%, anche se in lieve diminuzione rispetto al 2022. A stringere di più la cinghia sono state le famiglie del Mezzogiorno (58%). Un drastico taglio si registra poi anche sul fronte della spesa per la casa (-33%), settore che, complice il caro energia, ha registrato un’inflazione del 44% negli ultimi anni.

Il boom dei discount

«Non a caso si è assistito a un boom dei discount alimentari, le cui vendite hanno registrato una crescita complessiva del 40% tra il 2019 e il 2024» è il commento del Presidente di Assoutenti Gabriele Melluso. «Per abbigliamento, accessori e calzature ci si rivolge invece sempre di più a piattaforme di e-commerce che vendono capi e scarpe a prezzi concorrenziali». Mentre per le auto, «complici i tempi di attesa delle vetture nuove e i prezzi in costante crescita, una larga fetta di popolazione ha riscoperto il mercato dell’usato».

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📸 Credits: Canva   

Giornalista professionista, classe 1981, di Roma. Fin da piccola con la passione per il giornalismo, dopo la laurea in Giurisprudenza e qualche esperienza all’estero ho cominciato a scrivere. All’inizio di cinema e spettacoli, poi di temi economici, legati in particolare al mondo del lavoro. Settore di cui mi occupo principalmente per Il Bollettino.