Grande interesse dei marchi della moda per il mercato degli NFT. Il 30 settembre Dolce&Gabbana ha annunciato di aver venduto all’asta una collezione di nove capi digitali NFT (Non Fungible Tokens), insieme ad alcuni pezzi fisici, per una cifra in criptovalute che equivale a quasi 5,7 milioni di dollari.
La collezione, messa all’asta da UNXD, ha preso il nome di Genesi e al momento è considerata la collezione NFT più complessa creata nel settore. Si tratta di cifre importanti, ma che non stupiscono se le si raffronta con l’opera d’arte NFT che ha ottenuto l’offerta più alta di sempre; si tratta di Everydays: The First 5000 Days dell’artista digitale Beeple (pseudonimo di Mike Winkelmann) un collage di 5000 immagini battuto all’asta da Christie’s per una cifra equivalente a circa 69 milioni di dollari.
Gli NFT in questo settore vengono venduti o solamente nella loro forma digitale, oppure in abbinamento con una replica fisica; in ogni caso si tratta sempre di pezzi unici accompagnati da certificati di proprietà, che oltre a esprimere un senso di “esclusività” possono essere rivenduti dall’acquirente in un secondo momento.
Quello di Dolce&Gabbana infatti non è il primo esperimento del fashion in questo settore innovativo: Gucci per esempio ha venduto sotto forma di NFT, tramite la casa d’aste Christie’s, il video Aria ispirato alla sua collezione autunno 2021 per l’equivalente di 20mila dollari; Burberry ha creato una collezione NFT per il gioco multiplayer online Blankos Block Party, ottenendo dalla vendita circa 375mila dollari; e poi ancora Louis Vuitton ha creato una collezione di 30 NFT (di cui 10 realizzati in collaborazione con Beeple) all’interno del gioco 200 Anecdotes, creato dal brand appositamente per celebrare il duecentesimo anniversario dalla nascita del suo fondatore Lavanssur-Valouse Louis Vuitton.