venerdì, 19 Aprile 2024

IL MADE IN ITALY GRIFFA LA MAGLIA DEL TOUR DE FRANCE

È una partnership storica, quella tra Santini, l’azienda italiana al 100% e il Tour de France. 

Grazie all’accordo con la corsa a tappe più prestigiosa del mondo, l’industria che produce abbigliamento tecnico per lo sport entra per la prima volta nel mercato francese, aggiudicandosi l’esclusiva fornitura delle jersey ufficiali della Grand Boucle per i prossimi sei anni, dopo aver realizzato la Maglia Rosa del Giro d’Italia prima dal 1993 al 1997 e poi dal 2002 fino al 2017.

Ma non solo: l’accordo si estende anche al Tour de France Femmes avec Zwift, la versione femminile della corsa a tappe e all’Étape du Tour, il grande appuntamento amatoriale che permette agli appassionati di sfidare, idealmente e solo per un giorno, i professionisti in una vera e propria gara in bicicletta. Dal 2022 la jersey più ambita dai ciclisti vestirà italiano: un’operazione che alimenta le ambizioni della famiglia Santini, che prevede di chiudere il 2021 con ricavi per oltre 30 milioni di euro. 

AZIENDA ITALIANA AL 100% – Numeri importanti per un’azienda a conduzione famigliare, dove il capitale resta al 100% italianoe in mano alla proprietà. Questo la rende doppiamente particolare in settori, come quelli del ciclismo e dell’abbigliamento sportivo, sui quali i fondi di investimento hanno messo gli occhi e le mani ormai da tempo. Una partnership con cui Santini punta a raddoppiare il fatturato nei prossimi cinque anni.

PRIVATE EQUITY IN SELLA SULLE DUE RUOTE – Il private equity ha da tempo iniziato un flirt con il mondo del ciclismo. L’acquisizione del 33% di Selle Royal, la fabbrica vicentina leader nella produzione di selle per le due ruote e che controlla il 25% della produzione mondiale delle stesse è ormai storia. Anche Santini, per ammissione del suo stesso A.D, Monica Santini, ha ricevuto offerte da finanziatori esteri, sempre però rispedite al mittente. Del resto l’ecosistema delle due ruote non è in affanno, nonostante la pandemia. Non deve stupire se nel 2020, in piena epidemia, gli appassionati delle due ruote sono circa 11 milioni (il 21% dell’intera popolazione), di cui 4 milioni di  praticanti sportivi amatoriali e di cicloturismo che si concentrano soprattutto in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.

I NUMERI DEL CICLISMO – Il comparto del ciclismo, come in generale tutto il mondo del pedale amatoriale, sta attraversando una fase positiva post-Covid. Oggi il mercato della bicicletta vale ben 9 milioni di euro solo in Italia. Sono circa 2900 le aziende coinvolte nel processo produttivo della filiera, per un numero di occupati che sfiora le 18 mila unità. Numeri in crescita rispetto alla precedente fotografia. Un trend confermato anche dalla stessa Santini che ha attualmente 140 impiegati ma che, per soddisfare la richiesta derivante dal nuovo accordo con il Tour de France, ha previsto un piano di crescita di 20 unità già dal prossimo anno.

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