Con la nuova proprietà il club di Milanello mira all’entertainment. Per realizzare il progetto, Redbird mette sul piatto 1,3 miliardi di euro. L’indiscrezione di queste ultime ore sembra indicare il fondo americano come prossimo proprietario del Milan, in netto vantaggio su Investcorp, il fondo bahreinita guidato da Mohamed Alardhi che negli scorsi mesi sembrava più vicino al closing per la società rossonera, sulla base di 1,1 miliardi di euro.
La chiusura dell’affare sembra quindi più vicina che mai, e la cifra, già astronomica, potrebbe – nell’arco di cinque anni – salire a 1,8 miliardi di euro. L’offerta è ancora da chiarire dal punto di vista della struttura finanziaria, ma la società americana dovrebbe sborsare 600 milioni di equity, con l’attuale proprietà del Milan che a sua volta potrebbe partecipare con un cospicuo finanziamento.
COS’È REDBIRD?
RedBird Capital Partners è un fondo statunitense con sedi a New York e Dallas, fondato nel 2014 dall’ex partner di Goldman Sachs, Gerry Cardinale, che amministra asset per 6 miliardi di dollari, pronti a diventare oltre 11.
La società americana negli ultimi anni ha investito in più di venti attività legate al mondo sportivo, comprese collaborazioni e partnership con la NFL, la lega di football americano, i New York Yankees, forse la squadra di baseball più iconica del pianeta, con LeBron James, stella NBA, come socio nel Liverpool e con l’attore Dwayne Johnson per l’acquisto della XFL, una lega di football americano.
RedBird, che si autodefinisce “fondo di investimento privato, focalizzato sulla costruzione di società a rapido tasso di crescita con capitale flessibile e a lungo termine “, vanta un legame consolidato con il Liverpool.
Nell’aprile 2021 è diventato azionista del Fenway Sports Group, una piattaforma di marketing, media, intrattenimento e immobiliare che controlla proprio i Reds. L’operazione ha visto RedBird entrare con una quota del 10% in FSG, a fronte di un investimento di 735 milioni di dollari.
LA SCELTA DI ELLIOTT
L’offerta a stelle e strisce sembra convincere di più Elliott e già nei giorni scorsi si era avuta questa sensazione, cosa che ha provocato l’irritazione di Investcorp.
Ma perché questa scelta? Le motivazioni sono principalmente due, una di carattere economico e una di carattere strategico. Per quanto riguarda la prima, secondo Elliott Redbird garantirebbe un pagamento più sicuro e convincente.
Ma più che l’offerta economica, che comunque è più alta, è l’aspetto strategico sul lungo termine che fa pendere la bilancia di Elliott più sul piatto a stelle e strisce che su quello arabo: con la grande esperienza che ha RedBird in acquisizioni e partnership commerciali sportive, agli occhi degli attuali proprietari del Milan sarebbe la soluzione ideale per trasformare il club rossonero da un semplice, per quanto titolato, club calcistico a una vera e propria media company, garantendo un incremento di accordi commerciali, un potenziamento della presenza sui social network e uno sviluppo approfondito della parte entertainment legata al mondo del calcio, dai token agli NFT, allargando la base di tifosi e trasformandola in una fanbase a tutti gli effetti.
Alessio Incerti
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