La novità del virtual IBAN promette vantaggi considerevoli soprattutto per le imprese. Si tratta di un nuovo servizio offerto dalle banche capace di semplificare notevolmente il lavoro di tesorieri e responsabili della gestione di pagamenti e incassi. Di che si tratta?
IBAN: la carta d’identità del conto corrente
Normalmente un conto corrente bancario viene identificato tramite un International Bank Account Number, l’IBAN. In origine questo codice alfanumerico venne creato per rendere sicuri i pagamenti internazionali. Al suo interno troviamo infatti i dati per identificare il Paese e la banca presso cui il conto è attivo, nonché il BBAN, Basic Bank Account Number, ovvero i riferimenti che identificano la filiale della banca e il numero di conto. L’IBAN si è rivelato un ottimo sistema per evitare errori nei trasferimenti di denaro ed è diventato lo standard obbligatorio anche per le operazioni interne. Dal 2008 in Italia è l’unico ed esclusivo codice per l’identificazione del conto corrente da utilizzare nell’esecuzione dei pagamenti nazionali.
Con fintech e open banking via libera al virtual IBAN
La tecnologia negli ultimi anni ha fatto passi da gigante soprattutto in ambito informatico e pertanto le banche sono ora in grado di creare più IBAN virtuali capaci di identificare lo stesso conto bancario. Questo salto in avanti è possibile grazie alle opportunità offerte dall’open banking, una delle branche della Fintech – tecnologia finanziaria, o finanza tecnologica – introdotto dalla Direttiva dei Sistemi di Pagamento PSD2 del 2015. L’open banking si appoggia ad apposite applicazioni – dette API, Application Programming Interface – che consentono un’ampia e rapida condivisione dei dati. Questa tecnologia permette la creazione di codici IBAN multipli che identificano lo stesso conto in modo univoco.
Virtual IBAN: grandi vantaggi per la tesoreria delle imprese
Ma a cosa serve avere più IBAN su un conto? Al correntista persona fisica probabilmente a nulla ma per un’impresa con una ingente mole di pagamenti e incassi da gestire la cosa è ben diversa. Le attività di riconciliazione dei movimenti di cassa, cash pooling e cash sweeping che impegnano tesorieri e addetti alla contabilità risultano infatti notevolmente semplificati. La possibilità di generare più IBAN sullo stesso conto permette di assegnare a ogni fornitore e/o cliente – o addirittura a ogni singola fattura – un IBAN personalizzato. In questo modo le attività di verifica e riconciliazione bancaria dei movimenti di cassa sono più semplici e rapide: consentono quindi agli addetti di salvare tempo prezioso da dedicare agli altri impegni. Il servizio di virtual IBAN è probabilmente destinato ad avere successo: alcune banche lo stanno già proponendo e altre si aggiungeranno. ©
Simone Ferradini
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