sabato, 7 Dicembre 2024
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CFD

Ho sentito parlare di prodotti finanziari a leva e CFD, sono davvero così rischiosi? (Martina, Firenze)

Grazie Martina per la domanda e per aver scritto a “[email protected]”. Se ne sente spesso parlare, è vero, sono molto pubblicizzati, ma ti anticipiamo la risposta: sì sono più rischiosi di strumenti “convenzionali”.

Cosa sono

I CFD o contratti per differenza (contract for difference) sono sostanzialmente degli strumenti derivati. Sono dei contratti che stipuli con una data controparte (il broker/piattaforma che lo offre) affinché ti venga pagata una certa somma di denaro a seconda di come si muove il sottostante a cui il CFD è legato, sia esso un’azione, una materia prima o un indice.

Fino a qui nulla di strano, se non fosse per la presenza della leva finanziaria, peculiarità di questi strumenti. Uno strumento a leva permette di avere un’esposizione a mercato sul sottostante (a ribasso o a rialzo) superiore a quello che è effettivamente il tuo esborso per aprire l’operazione. Tutto molto bello, se non fosse che guadagni e perdite sono calcolati sulla leva.

Ad esempio

Per aprire una posizione a rialzo su un’azione X sborsi 1.000€ (tecnicamente chiamato margine di garanzia), la leva è 100 e quindi i tuoi guadagni/perdite saranno calcolati su 1.000*100=100.000€. Capisci bene che basterà anche solo l’1% (1.000€ appunto) di movimento di mercato contro la tua direzione e l’operazione si chiuderà automaticamente in perdita totalizzando un -100% sul tuo capitale investito. Al contrario un movimento dell’1% a rialzo ti farebbe guadagnare 1.000€ con un profitto del +100% sul capitale investito. Precisiamo che non puoi perdere più di quanto investito.

Costi

Sono prodotti le cui piattaforme vantano spesso nessun costo di apertura, chiusura e tenuta conto, ma non essendo delle società no-profit ti faranno pagare quello che viene comunemente chiamato spread denaro-lettera. Attenzione ai costi di swap overnight (costo per mantenere l’operazione aperta durante la notte) e di swap weekend (costo per mantenere l’operazione aperta durante il week-end). Bisogna quindi fare attenzione e simulare quanto essi impattino sull’operazione che vuoi eseguire.

I CFD non sono azioni

Ricorda che con i CFD non compri azioni, hai solo un contratto con la controparte e sei esposto a eventuali crisi della piattaforma. Lo sanno bene i clienti di Alpari, piattaforma regolarmente autorizzata che, per una decisione della Banca centrale svizzera, qualche anno fa è andata in fallimento. I clienti hanno dovuto aspettare anni per recuperare i loro risparmi.

Attenzione alle piattaforme esotiche

Ultimo fattore di rischio è sicuramente la presenza di tantissime piattaforme non regolamentate, spesso con sedi in luoghi esotici. Potrebbe essere molto complesso in questi casi riavere il tuo denaro. Come riconoscerle? Primo: se cominciano a proporti programmi d’investimento con ritorni favolosi e bassi rischi, il rischio che sia una truffa è alto. Secondo: verifica sui loro siti internet se riportano da chi hanno ottenuto l’autorizzazione a operare.

I CFD sono dunque degli strumenti utili al fine della speculazione e della copertura di cui consigliamo l’utilizzo solo in caso di grande esperienza sui mercati o l’utilizzo supportati dalla consulenza di un esperto. ©

Risposte a cura di Giammarco Dalessandro, EGOS