Con l’inflazione attuale vorrei investire in oro e altre materie prime per tutelare i miei risparmi. Cosa mi consigliate? (Luigi, Roma)
L’investimento in materie prime è uno dei più difficili che un investitore retail può fare a causa della loro inefficienza.
I piccoli investitori non possono investire attraverso la detenzione fisica per i costi di mantenimento eccessivi. Senza scomodare strumenti derivati complessi, l’investitore può acquistare un ETC (exchange-traded commodity). Cioè fondi che replicano l’andamento in borsa della commodity
Questi sono strumenti simili agli ETF dove il sottostante può essere una materia prima fisica o un contratto derivato sulla stessa.
Per i primi, la società emittente dello strumento acquista fisicamente la materia prima sottostante e ne replica il prezzo spot (il prezzo per la consegna immediata). Si tratta degli ETC più efficienti ma sono limitati a pochi beni.
Gli ETC con sottostanti derivati sono i più frequenti. In questo caso la società emittente non detiene la materia prima ma acquista contratti derivati che ne replicano il prezzo a termine. La società compra la scadenza più vicina, alla fine di tale contratto, si sposterà sulla scadenza successiva, e così via.
Il problema di tale strumento è il “salto” di prezzo tra una scadenza e l’altra (per i costi di stoccaggio): contango. Ad esempio, mentre il contratto più vicino sul petrolio quota 82$, quello della scadenza successiva può essere già 83$. Questa differenza si riflette nelle performance dell’ETC che potrebbero essere peggiorative rispetto al sottostante.
In conclusione, gli ETC con sottostante fisico possono essere acquistati senza alcun problema di detenzione. Gli ETC con contratti derivati, invece, è consigliabile acquistarli per periodi brevi di tempo in modo da non rendere vana la performance del sottostante.
Veniamo ora alla domanda più importante: acquistare materie prime per proteggere il patrimonio dall’inflazione. Assodato che non si possa fare per lunghi periodi di tempo, è necessario porre molta attenzione all’attuale scenario. Le materie prime sono sì legate all’inflazione ma allo stesso modo sono influenzate dai cicli economici. Le prospettive di recessione stanno danneggiando molto il prezzo delle materie prime (rame -33% in 5 mesi; petrolio -34% in 3 mesi). A questo si aggiunga l’andamento dell’inflazione attesa a 5 anni: in calo da 6 mesi a questa parte e ora a 2.14%. Questo dovrebbe far riflettere sulla scelta di un investimento in tale strumento. ©
Risposte a cura di Costantin Stir, EGOS