venerdì, 4 Ottobre 2024
Piano d'accumulo

Ho appena trovato lavoro e vorrei iniziare un piano d’accumulo, ma non so da dove partire. È meglio investire in fondi comuni o ETF? E in quali mercati? (Anna, Pescara)

Ringraziamo Anna per la domanda e per aver scritto a “[email protected]”. A prima vista sembrano affini, ma per comporre un Piano d’accumulo efficiente, bisogna prima capire alcune differenze. Fondi comuni d’investimento e SICAV (Società d’investimento a capitale variabile) sono a gestione attiva e hanno come obiettivo quello di battere l’indice del mercato di riferimento. Mentre gli ETF (Exchange Trade Funds) sono a gestione passiva e replicano solo l’indice stesso.

Nel lungo termine (oltre dieci anni) o per la durata che lei stabilisce per il suo obiettivo finanziario, per i primi 2/3 del periodo il migliore investimento è azionario.

Si passa poi a investimenti obbligazionari e di breve durata, man mano che ci si avvicina al termine del piano. In questo modo ci si mette al riparo da eventuali rovesci dei mercati finanziari.

Per la parte azionaria sono più adatti fondi che investono, in maniera diversificata, sulle Borse mondiali o sulla Borsa USA. Mentre, per la parte finale del piano, cioè quella obbligazionaria, sono più indicati bond governativi area euro con scadenze brevi.

Per avere accesso ai fondi d’investimento consiglio di aprire un conto titoli mediante una banca o una piattaforma online, entrambi hanno costi di compravendita molto bassi, e operare attraverso ETF per due motivi:

1) I costi totali, detti TER o spese correnti che gravano sui fondi, vanno da un 2% a un 4% e oltre in vari casi, mentre gli ETF hanno costi di circa dieci volte più bassi.

2) Le performance dei fondi azionari attivi sulla borsa di Wall Street su un periodo di dieci anni, hanno fatto peggio del mercato nel 92,2% dei casi rispetto ad un ETF azionario passivo che ne replica il benchmark.

Il risparmio è frutto di rinunce e sacrifici, lo investa bene! ©

Risposte a cura di Bruno Fanan, EGOS