Non solo auto elettriche, sono sempre di più le società attente all’ambiente che lottano per contrastare il cambiamento climatico. Combinare le esigenze della collettività senza stravolgere il clima e l’ambiente naturale è diventata un’esigenza primaria per numerose multinazionali.
First Solar
è una società operante nel settore dell’energia rinnovabile. L’azienda produce e vende moduli solari fotovoltaici con una tecnologia a semiconduttore, che fornisce un’alternativa ai moduli solari fotovoltaici convenzionali in silicio cristallino.
Il titolo parte in ribasso a quota 87,81$. A febbraio scende a 62,24$, perdendo così il 29% in due mesi. Marzo al rialzo, e raggiunge gli 84,62$ agli inizi di aprile. Scende del 29% a maggio, scivolando a 60,53$, recupera il 27% a giugno, tornando a scambiare a 76,79$. A metà luglio perde ancora quota, cade a 65,53$. Prima che il mese finisca parte un forte rialzo che dura fino agli inizi di ottobre, il titolo raggiunge la cima dei 143,18$, registrando uno strepitoso + 120% in poco meno di tre mesi. Leggero declino nella seconda metà di ottobre che porta il titolo a perdere il 17%, scivolando a 118,24$. All’inizio di novembre torna a salire e scambia a 147$, + 25%. Il titolo, da inizio anno, ha guadagnato il 68%.
Plug Power
è un fornitore di celle a combustibile a idrogeno. La società è focalizzata su membrane a scambio protonico (PEM), celle a combustibile e tecnologie di elaborazione del carburante. L’azienda offre soluzioni end-to-end a idrogeno pulito a emissioni zero per la supply chain e altre applicazioni logistiche. I prodotti ei servizi della multinazionale servono i mercati nordamericano ed europeo.
Partenza in discesa anche per Plug power, che apre l’anno a 28,81$ e scende a 18,28$ nella seconda metà di gennaio, perdendo così il 36%. A febbraio inverte al rialzo, e arriva a 31,73$ nei primi giorni di aprile, guadagnando il 73% in poco più di due mesi. Tra fine aprile e gli inizi di maggio dimezza il suo valore, precipitando a 13,19$, per poi riprendere la salita a giugno. Continua la sua corsa fino ad agosto, quando raggiunge la vetta dei 31$, guadagnando uno strepitoso + 137% in soli due mesi. Prima della fine del mese estivo comincia il declino del titolo, che lo porta a perdere il 53% del suo valore nei due mesi successivi. Infatti, agli inizi di novembre scambia a 15$. Il titolo, da inizio anno, ha perso il 48%.
Enel
è il primo produttore e distributore italiano di energia. L’attività è quella di vendita, trasporto e distribuzione di energia elettrica e gas naturale, rispettnado l’ambiente.
Il titolo apre l’anno a 7,05€, perde il 22% nei primi due mesi, schiantandosi a 5,48€ nei primi giorni di marzo. Tenta un recupero, arriva a 6,31€ agli inizi di aprile, + 15%, e poi continua a scendere. Nei tre mesi successivi scivola del 26%, schiantandosi a 4,68€. Ad agosto sale del 9%, quota 5,11€, mentre tra settembre e ottobre perde il 22%, precipitando a 4€. Nei primi giorni di novembre viene scambiato intorno a 4,74€, recupera così il 18%. Il titolo ha perso il 33% durante l’anno in corso. ©