domenica, 28 Aprile 2024
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Non è tutto oro ciò che luccica. Anzi, oro grigio. Una domanda fondamentale da porsi in principio è la seguente, cosa comporta l’intelligenza artificiale? Bisogna perciò partire da un presupposto, l’AI deve essere considerata un’industria estrattiva. Ciò implica una stretta correlazione allo sfruttamento di risorse energetiche e minerarie del pianeta, di manodopera a basso costo e di dati su amplissima scala.

Il lato oscuro dell’estrazione dell’oro grigio

Silver Peak, Clayton Valley, Nevada. La città mineraria americana venne abbandonata nel 1917 una volta spogliato interamente il terreno di argento e oro. La stessa Silver Peak è arroccata sull’orlo di un enorme lago sotterraneo di litio, l’”oro grigio” del pianeta e la sostanza di cui è fatta l’intelligenza artificiale.

Se a partire dal 1848 si parla di corsa all’oro, negli anni Venti del ventunesimo secolo dobbiamo parlare di corsa all’oro grigio. Ciò che accomuna entrambe le corse è proprio le logica estrattiva (e distruttiva) che devasta interi territori per avvantaggiare un ristretto numero di individui.

Un destino già segnato

Le risorse minerarie essenziali in una società sono essenzialmente tre: sabbia, petrolio e litio. Infatti, lo stesso silicio dei processori dei telefoni è in realtà sabbia. Silver Peak è perciò oggi l’unica miniera di litio attiva negli Stati Uniti e risorsa indiscussa per le batterie ricaricabili.

Tutti i dispositivi elettronici portatili (laptop, smartphone, smartwatch, tablet) e tutti i veicoli elettrici utilizzano batterie al litio. Gli stessi dispositivi digitali hanno però vita breve. Si parla di obsolescenza pianificata, ossia sono appositamente costruiti per diventare rapidamente obsoleti (durata media: 4,7 anni). Il riciclo di questi materiali, eppure, è in gran parte inesistente, puro marketing e greenwashing.

La situazione sul mercato

A partire da agosto 2021, gli investimenti in borsa per il litio hanno registrato un aumento pari circa al 900%. Dopo una situazione di decrescita, a oggi il prezzo sul mercato oscilla attorno a 201,500.00 (l’oro registra solo il 1930.00).

Apple iPhone impiega circa 10g di litio per ciascun prodotto, invece una Tesla Model S 60kg. Tra l’altro, è la stessa Tesla il primo consumatore al mondo di batterie di litio. Utilizza oltre 28mila tonnellate di idrossido di litio, la metà del consumo totale del pianeta.

Terre rare: l’origine di tutti i mali

L’esistenza e il funzionamento dell’AI richiede minerali preziosi, rari e non rinnovabili. I principali giacimenti dei metalli necessari per alimentare il sistema sono al centro di costanti tensioni politiche. Basti pensare al Congo centrale, la Mongolia e l’Indonesia. Senza dimenticare come il 95% delle risorse provenga esclusivamente dalla Cina.

I 17 elementi delle terre rare (es. lantanio, cerio, praseodimio, neodimio ecc.) e la loro estrazione implicano spesso violenza locale e geopolitica. Si parla quindi di minerali di conflitto, cioè prelevati portando con sé guerra, carestia e morte.

Il rapporto tra gli scarti tossici e la parte effettivamente utilizzabile è impressionante: i materiali di scarto ammontano al 98% del totale.

La piaga bluastra

Il cobalto, l’affascinante metallo azzurro, viene utilizzato per produrre la maggior parte delle batterie che alimentano apparecchi elettronici e automobili. Da esso viene prodotta una polvere blu parzialmente radioattiva. Come se non bastasse, i problemi non si fermano qui. L’estrazione è affidata nelle mani di persone molto giovani, spesso bambini, che sono sottoposti a condizioni di sfruttamento e povertà. Sono oltre 40mila coloro che lavorano nelle miniere di cobalto, scavando per dodici ore al giorno la roccia a mani nude e trasportando sacchi di pietre. Tutto questo, per appena uno o due dollari a giorno.

La “nuvola” di dati

Molti aspetti della vita moderna sono stati spostati nel Cloud, con scarsa considerazione per i costi materiali nascosti, al cui centro c’è sempre il litio. Perché dunque è così importante il Cloud? È la spina dorsale dell’industria dell’intelligenza artificiale ed è fatta di rocce, salamoia di litio e petrolio grezzo.

In conclusione, il ciclo di vita di un sistema di AI, dalla nascita alla morte, ha molte catene di approvvigionamento frattali. Forme di sfruttamento del lavoro umano e delle risorse naturali e massicce concentrazioni di potere aziendale e geopolitico.

📸 Credit: Unsplash

Studentessa di Scienze della Comunicazione con una grande passione: il giornalismo. Determinata, ambiziosa, curiosa e precisa. Per Il Bollettino mi occupo di lifestyle in tutte le sue forme cercando di fornire una nuova prospettiva alla realtà che ci circonda.