L’Italia secondo Eurostat è agli ultimi posti in Europa per la percentuale di spesa destinata all’educazione, seguita solo da Romania e Irlanda. Con 0,7 punti sotto la media complessiva europea, siamo anche i peggiori in assoluto (0,3%) negli investimenti per Tertiary Education, i fondi messi a disposizione di Università e corsi specialistici per la preparazione dei giovani al mondo del lavoro.
Come si può mettere l’educazione al primo posto se gli ostacoli si presentano ancor prima di iniziare?
L’Unione Nazionale Consumatori ha stimato che per i libri scolastici si prevede un rialzo del 4,3% in linea con l’inflazione programmata. Quaderni e risme di carta secondo gli ultimi dati Istat costano già il +9,2% rispetto allo scorso anno e il 17,2% in più nel confronto con settembre 2021. Per gli altri articoli di cartoleria come penne, matite ed evidenziatori si segnala un rincaro del 5,6% sul 2022 e del 12% sul 2021.
Come possiamo risparmiare sull’acquisto di libri scolastici e di materiale didattico?
- The old is the new new. I libri usati, preferibilmente di altri studenti, fanno risparmiare fino al 50% del prezzo di copertina. L’alternativa sono le bancarelle e alcune librerie.
- E-commerce. L’acquisto di libri on line può convenire fino al 15% sul prezzo di copertina. Ma attenzione, spesso lo sconto è in buoni acquisto.
- E-book. Libri in formato digitale, scaricati su tablet o computer alleggeriscono sia la spesa sia lo zaino dei ragazzi.
- Biblioteche. Si può ricorrere al prestito a domicilio oppure al comodato d’uso: gli studenti tengono il libro per tutto l’anno e si impegnano a restituirlo in buone condizioni.
- Meglio aspettare. Per le cose più tecniche (compasso, dizionari, ecc.), è meglio attendere i suggerimenti dei professori per evitare acquisti inutili.
- Kit a prezzo fisso. Possono convenire, soprattutto per zaino e trolley.
- Non inseguire le mode.
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13 Settembre 2023