Oggi è la giornata mondiale della pasta, ma non bisogna dimenticare chi non può mangiare prodotti con il glutine.
I casi stimati in Italia sono più di 400mila. Secondo l’Associazione italiana celiachia questo mercato vale ben 400 milioni di euro e dovrebbe espandersi dell’11% entro il 2030.
La legge di bilancio prevede un credito d’imposta pari al 19% delle spese sostenute per l’acquisto di prodotti alimentari senza glutine, fino a un massimo di 800 euro annui.
Ad esempio, per un adulto maschio l’importo è pari a 140 euro al mese.
Quindi chi può usufruirne? Le persone affette da celiachia o da altre patologie che richiedono una dieta priva di glutine.
Come si può fare? Per ricevere i buoni spesa è necessario presentare la domanda all’ASL di competenza regionale.