giovedì, 9 Maggio 2024

Il Mediterraneo potrebbe garantire l’indipendenza energetica all’Europa

DiIlaria Mariotti

29 Novembre 2023

Il Mediterraneo sarà la prossima centrale energetica dell’Europa? L’idea prende forma e i primi passi potrebbero presto essere compiuti. A Mallorca, capitale delle Baleari, è in partenza il piano Green Hysland. Una economia in miniatura, sostenuta dall’idrogeno verde. Il come è presto spiegato: due impianti di pannelli solari riforniscono di energia un elettrolizzatore, che a sua volta trasforma l’acqua in ossigeno e idrogeno creando combustibile privo di carbonio. Energia in grado di entrare nella rete del gas dell’isola, di far funzionare strutture alberghiere e lo stesso porto, e di far circolare i mezzi pubblici. «Il progetto mostra ciò che sarà possibile fare» afferma Belén Linares, capo del team Innovazione di Acciona Energia, azienda di energia rinnovabile che ha investito nell’esperimento. 

Paesi mediterranei autonomi nell’energia

Sono circa sei gli oleodotti che collegano oggi l’Europa con l’Africa e il Medio Oriente. Il Vecchio Continente dipende per oltre un terzo dal gas importato, quando invece i Paesi del Mediterraneo potrebbero reggersi sulle proprie gambe contando su alcune delle migliori risorse naturali di cui il pianeta intero dispone. In Spagna l’energia solare prodotta è pari a 4,6 kilowatt orari per metro quadrato. In Marocco si sale a 5,6 kilowatt orari, circa il doppio rispetto alla Germania.

I primi tentativi già in passato

A inizio del millennio un’associazione composta da una decina di aziende soprattutto di origine tedesca aveva pensato di rivestire il Sahara con giganteschi pannelli solari. Ma i costi per la tecnologia di allora erano esorbitanti. Un aspetto che invece favorisce i progetti attuali. Il prezzo medio per l’elettricità degli impianti solari su scala industriale è sceso dagli 0,45 dollari per kilowatt ora di un tempo agli 0,05 dello scorso anno, secondo i dati di Irena, agenzia internazionale per le energie rinnovabili. Anche per il trasporto dell’energia le cose sono molto cambiate. Non più cavi sottomarini come prima, ma efficienti elettrolizzatori capaci di trasformare l’elettricità in idrogeno.

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Giornalista professionista, classe 1981, di Roma. Fin da piccola con il pallino del giornalismo, dopo la laurea in Giurisprudenza e qualche esperienza all’estero ho cominciato a scrivere per i giornali, quasi sempre online. All’inizio di cinema e spettacoli, per poi passare a temi economici, soprattutto legati al mondo del lavoro. Settori di cui mi occupo anche per Il Bollettino.