Noi italiani abbiamo un merito: siamo in grado di riciclare. E soprattutto di fare raccolta differenziata.
I rifiuti urbani in Italia
Più della metà dei rifiuti urbani del nostro Paese, il 49,2%, viene smaltito correttamente. E allo stesso tempo cala anche la produzione di rifiuti urbani del -1,8% rispetto al 2021. Nel 2022, secondo il rapporto di Ispra, sono circa 29,1 milioni di tonnellate di rifiuti prodotti, 544 mila tonnellate in meno rispetto all’anno precedente.
I costi di gestione
La gestione dei servizi di igiene urbana ha un costo medio annuo pro capite pari a 192,3 euro per abitante, circa 2€ in meno dell’anno precedente. Le regioni del Centro sono quelle che devono pagare di più (228,3 euro/abitante), mentre il Nord è la macroarea con il prezzo minore (170,3 euro/abitante).
La raccolta differenziata regione per regione
L’Italia ha fissato al 65% la soglia da raggiungere nella raccolta differenziata. Il Veneto è la regione più attenta, raggiungendo il 76,2%. Seguono Sardegna (75,9%), Trentino-Alto Adige (74,7%), Emilia-Romagna (74%), Lombardia (73,2%) e Marche (72%). All’ultimo posto c’è la Sicilia, che ha ancora da migliorare fermandosi al 51, 5%. Come nei precedenti anni, tutte le regioni del Nord, fatta eccezione per la Liguria, si collocano al di sopra della media nazionale di raccolta pro capite, pari a 322 chilogrammi per abitante per anno.
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