Miccoli, Conio: «Le piattaforme DeFi stanno riscrivendo le regole del gioco finanziario per l’utente»
Boom nello sviluppo di tecnologie basate su Blockchain. «L’Italia sta recuperando terreno nell’ambito delle criptovalute e Blockchain, superando una fase iniziale di scetticismo. Attualmente, si nota una crescente adozione e accettazione di queste tecnologie, anche a livello istituzionale. La precedente Legge di Bilancio ha rappresentato un punto di svolta. Le criptovalute, che prima erano semplicemente tollerate e riconosciute come legali, ora sono regolamentate in modo chiaro, in particolare sotto l’aspetto fiscale. Questo cambio di approccio le ha trasformate in un’attività economica pienamente riconosciuta e regolamentata» dice Christian Miccoli, CEO di Conio Inc., una Fintech creata da imprenditori italiani.
Nel 2023, il settore della Blockchain in Italia ha visto un investimento complessivo di 38 milioni di euro, mostrando una diminuzione del 10% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, c’è stato un cambiamento significativo nella strategia degli investitori: si sono orientati meno verso il lancio di piccoli progetti, come quelli legati alla creazione di NFT che predominavano nel 2022, e più verso lo sviluppo di prototipi e progetti pilota di più ampia scala.
Secondo uno studio presentato dall’Osservatorio Blockchain and Web3 della School of Management del Politecnico di Milano, il 39% di questi investimenti è stato concentrato nel settore finanziario e assicurativo, confermando la sua posizione di leader. Allo stesso tempo, è cresciuta l’importanza di iniziative nel settore pubblico, che ora rappresentano il 14% degli investimenti, e nell’agrifood, che ne costituisce il 10%. Il settore della moda segue con una quota del 7%.
I finanziamenti alle Startup
L’attrattiva dell’Italia nel settore non è passata inosservata agli occhi degli investitori. Numerose Startup italiane hanno ricevuto finanziamenti significativi per esplorare ed espandere le applicazioni della Blockchain. Questi investimenti non solo stimolano l’innovazione ma creano anche un ambiente fertile per la crescita di nuove imprese tecnologiche, attirando talenti sia locali che internazionali. Inoltre, diverse aziende tradizionali stanno esplorando partnership strategiche con innovatori del settore delle criptovalute, mirando a integrare la Blockchain nelle loro operazioni correnti. Questo interesse trasversale dimostra il potenziale riconosciuto delle tecnologie oltre il solo ambito finanziario, estendendosi a settori come il retail, la produzione e oltre.
L’espansione del Mercato
Qual è il livello di espansione del Panorama delle App Crypto in Italia?
«L’innovazione nel settore in Italia sta portando a una trasformazione radicale nel modo in cui le applicazioni digitali vengono concepite e implementate. Al di là del sostegno fondamentale al settore finanziario e assicurativo, c’è un marcato interesse verso l’adozione di tecnologie in ambiti che vanno oltre il consueto. Questa espansione si riflette vivamente nel crescente sviluppo di applicazioni che capitalizzano sulla versatilità e sulla sicurezza offerte dalla Blockchain.
Uno dei campi più rivoluzionari dove la Blockchain sta avendo un impatto significativo è quello della Finanza Decentralizzata. Le piattaforme DeFi stanno riscrivendo le regole del gioco finanziario, permettendo agli utenti di accedere a servizi come prestiti, assicurazioni, e operazioni bancarie senza necessità di intermediari come banche o altre istituzioni finanziarie. Questo non solo riduce i costi associati a tali servizi, ma apre anche le porte a una maggiore trasparenza e sicurezza, poiché ogni transazione è registrata su un sistema distribuito e immutabile. Oltre alle DeFi, l’Italia sta vedendo un’esplosione di applicazioni innovative in diversi settori. Ad esempio, nel settore immobiliare, le applicazioni basate su Blockchain stanno facilitando transazioni più sicure e trasparenti, permettendo a compratori e venditori di evitare frodi e ridurre drasticamente i tempi di attesa e i costi legali associati al trasferimento di proprietà.
Nel campo della salute, la Blockchain viene utilizzata per garantire la sicurezza e la privacy dei dati dei pazienti, consentendo al contempo una condivisione controllata delle informazioni sanitarie tra i professionisti, migliorando così l’efficienza e l’efficacia del trattamento medico. L’attrattiva delle applicazioni basate su Blockchain non è limitata agli investitori o agli sviluppatori. Gli utenti finali stessi stanno mostrando un crescente interesse verso queste tecnologie. La promessa di maggiore autonomia finanziaria, unita alla possibilità di partecipare a sistemi economici più equi e trasparenti, sta guidando sempre più persone verso le piattaforme DeFi e altre applicazioni Blockchain. Questa tendenza è supportata anche dall’aumento della disponibilità di risorse educative che aiutano gli utenti a comprendere e a navigare nel mondo della Blockchain».
Gli ostacoli italiani nell’adozione crypto
Secondo la sua esperienza, quali sono i principali ostacoli all’adozione di criptovalute da parte dei consumatori italiani?
«Nella mia esperienza, osservo che, nonostante un crescente interesse, molti consumatori italiani incontrano difficoltà nell’uso degli strumenti tecnologici e una certa diffidenza nelle piattaforme dedicate alle criptovalute. Un passo significativo per superare questa barriera sarebbe l’integrazione delle criptovalute, in particolare Bitcoin, nei servizi offerti dalle banche tradizionali. Questa mossa potrebbe non solo facilitare l’accesso e l’uso da parte dei consumatori meno esperti, ma anche conferire un ulteriore livello di legittimazione e sicurezza percepita al settore».
Come valuta l’approccio attuale dell’Italia alla regolamentazione delle criptovalute? Crede che le normative vigenti favoriscano o ostacolino l’innovazione nel settore?
«In generale, una normativa eccessivamente rigida può scoraggiare l’innovazione in qualsiasi settore, creando barriere all’ingresso e limitando le possibilità per i nuovi progetti di affermarsi. L’approccio attuale dell’Italia alla regolamentazione delle criptovalute, che va contestualizzato nel più ampio quadro europeo, riflette questa problematica. La MiCA (Markets in Crypto-Assets Regulation), la regolamentazione europea chiave per il nostro settore, è infatti piuttosto complessa, in quanto aggiunge strati ulteriori alle normative nazionali, ma rende il quadro regolativo ancor più intricato. Tale complessità può ostacolare l’innovazione, poiché nuovi attori potrebbero trovare difficoltà nell’adattarsi a un sistema così stratificato. È fondamentale trovare un equilibrio che protegga i consumatori e al contempo favorisca lo sviluppo innovativo del settore».
La posizione italiana nel contesto internazionale
Come si posiziona l’Italia nel panorama internazionale delle criptovalute? Ci sono lezioni che possiamo imparare da altri mercati?
«L’Italia, nel contesto internazionale delle criptovalute, si trova in una fase di transizione e apprendimento. È vero che è difficile identificare nazioni modello nel settore, poiché molti Paesi che hanno adottato Bitcoin su larga scala lo hanno fatto principalmente come meccanismo di difesa contro l’inflazione, in particolare in contesti economici instabili e con valute locali deboli. L’obiettivo per l’Italia dovrebbe essere quello di promuovere un’adozione delle criptovalute e della tecnologia Blockchain che sia equilibrata e sostenibile, posizionandosi come un esempio virtuoso di come queste tecnologie possano essere integrate nel tessuto economico e normativo in modo innovativo e regolamentato».
L’impatto della tecnologia Blockchain al di fuori delle crypto
Oltre alle criptovalute, quali applicazioni della tecnologia Blockchain ritiene che avranno un impatto significativo in Italia nei prossimi anni?
«La Blockchain, originariamente concepita per facilitare il trasferimento efficiente di valori digitali, ha già dimostrato il suo potenziale nel settore delle criptovalute. L’esperienza accumulata è talmente convincente che è naturale prospettare l’espansione di questa tecnologia anche nella finanza tradizionale. Questa visione è condivisa da figure di spicco nel settore finanziario globale; ad esempio, Larry Fink, CEO di Blackrock, ha recentemente affermato che la tokenizzazione rappresenta il futuro della finanza e che porterà miglioramenti significativi al settore. Questa dichiarazione, fatta in modo aperto, riflette una convinzione già ampiamente accettata tra le istituzioni finanziarie di primo piano. In Italia, possiamo aspettarci che applicazioni della Blockchain come la tokenizzazione di asset, la gestione migliorata dei registri e la trasparenza nelle transazioni avranno un impatto significativo nei prossimi anni, contribuendo a modernizzare e ottimizzare diversi aspetti del sistema finanziario».
Come possono le app Crypto in Italia bilanciare la necessità di sicurezza con le richieste di privacy degli utenti?
«Bilanciare la sicurezza e la privacy degli utenti è una sfida complessa, specialmente in Italia, dove la privacy nel settore finanziario è già significativamente limitata. Le attività finanziarie sono altamente monitorate e tracciate, rendendo la privacy un obiettivo difficile da raggiungere senza una revisione legislativa significativa. La sensibilità verso la privacy in Italia, rispetto ad altri Paesi europei come quelli del Nord Europa, è generalmente meno accentuata. Questo scenario suggerisce che, nel breve periodo, potrebbe essere difficile vedere cambiamenti legislativi che migliorino la situazione».
L’importanza della sensibilizzazione sull’utilizzo delle criptovalute
Qual è il ruolo dell’educazione e della sensibilizzazione nel promuovere l’uso delle criptovalute tra il pubblico italiano?
«L’educazione e la sensibilizzazione giocano un ruolo cruciale nel promuovere l’adozione responsabile e informata delle criptovalute in Italia. Sebbene sia nostro dovere incoraggiare un approccio prudente, specialmente per quanto riguarda l’acquisto e la detenzione di criptovalute, questo non preclude la possibilità di esprimere ottimismo riguardo ai potenziali benefici che una maggiore adozione della tecnologia Blockchain potrebbe portare. È essenziale informare il pubblico sui rischi associati, ma anche sulle opportunità che le criptovalute e la Blockchain offrono, affinché gli utenti possano prendere decisioni ben informate».
Vede opportunità di collaborazione tra le aziende di criptovalute e le istituzioni finanziarie tradizionali in Italia? Quali potrebbero essere questi punti di sinergia?
«L’educazione e la sensibilizzazione sono essenziali per promuovere una comprensione approfondita e un apprezzamento della tecnologia Blockchain tra il pubblico italiano. Benché sia necessario mantenere un approccio prudente, specialmente riguardo alle dinamiche di mercato delle criptovalute, possiamo comunque mostrare ottimismo verso le positive implicazioni che una maggiore adozione della Blockchain può avere in diversi settori. Incentivare la formazione e la consapevolezza può aiutare a svelare il vero potenziale di questa tecnologia, spingendo verso innovazioni che potrebbero trasformare significativamente il nostro sistema economico e sociale».
Le previsioni del Mercato crypto e blockhain
Dove vede il Mercato delle criptovalute in Italia tra 5 anni? Quali cambiamenti prevede o spera di vedere?
«Auspico uno sviluppo che premi le valute digitali con una solida base tecnologica, riducendo l’impatto di quelle che emergono per fenomeni speculativi o di comunicazione. Mi aspetto, poi, che l’uso di token basati su Blockchain diventi una componente integrante della vita quotidiana, supportato da tecnologie e applicazioni che ne dimostrino l’utilità concreta. Se consideriamo quanto rapidamente internet e gli smartphone sono diventati strumenti indispensabili, possiamo prevedere un percorso simile per la Blockchain. Ciò rappresenterebbe una rivoluzione significativa, con la Blockchain che si afferma come una tecnologia fondamentale del nostro vivere quotidiano». ©
Articolo tratto dal numero del 15 aprile 2024 de il Bollettino. Abbonati!
📸 Credits: Canva
Andrea Porcelli