giovedì, 14 Novembre 2024

Bonus per assumere, ma la disoccupazione è già ai minimi

DiIlaria Mariotti

11 Giugno 2024 , ,
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L’occupazione italiana viaggia a gonfie vele, con un tasso di disoccupazione ai minimi storici e in miglioramento anche tra i giovani (20%, in discesa di 2,3 punti), secondo gli ultimi dati ISTAT. Sono in arrivo però incentivi fiscali alle assunzioni, per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro di giovani, donne e lavoratori del Sud. È quanto prevede il decreto Coesione, pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 8 maggio. Ma servono davvero ulteriori bonus e sgravi fiscali per convincere gli imprenditori ad assumere?

Un fondo da spendere

Il provvedimento ha lo scopo, si legge sul sito del ministero del Lavoro, «di ridurre attraverso l’occupazione i divari territoriali» come stabilisce il PNRR. Ci sono 2,8 miliardi di euro da spendere. In parte a valere sul Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027, e in parte provenienti dalle risorse della Misura 5 del PNRR dedicate alle politiche attive collegate al Programma GOL. Soldi che però non andranno direttamente nelle tasche dei lavoratori, ma si tradurranno in sconti per i datori di lavoro che assumono.

Bonus giovani, donne e Zes

Sono di tre tipi le decontribuzioni previste. La prima è per gli imprenditori che dal 1° settembre al 31 dicembre 2025 assumeranno a tempo indeterminato under 35. Per loro c’è un esonero del 100% dai contributi previdenziali per un massimo di 500 euro al mese per due anni. Stesse condizioni per l’assunzione di donne, per cui l’importo sale a 650 euro mensili, purché si tratti di disoccupate o residenti nel Mezzogiorno. Per la zona economia speciale del Mezzogiorno, ZES, è previsto uno sgravio generico per chi assume under 35, disoccupati da 24 mesi, o presso sedi produttive presenti al Sud.

I contributi per l’autoimpiego

Soldi in tasca veri e propri per i lavoratori ci saranno nel caso di iniziative imprenditoriali. Chi avvia un’impresa potrà ricevere 500 euro al mese fino a dicembre 2028, ma la condizione è che a farlo siano disoccupati sotto i 35 anni e che il settore sia strategico, come lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica.  Anche per questi progetti è previsto l’esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali in caso di assunzioni di dipendenti.

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📸Credits: Canva

Giornalista professionista, classe 1981, di Roma. Fin da piccola con la passione per il giornalismo, dopo la laurea in Giurisprudenza e qualche esperienza all’estero ho cominciato a scrivere. All’inizio di cinema e spettacoli, poi di temi economici, legati in particolare al mondo del lavoro. Settore di cui mi occupo principalmente per Il Bollettino.