Ci sono emergenze che colgono impreparati e non sempre si possono affrontare con i risparmi. La soluzione è trasferirle su qualcun altro: è questa la funzione dell’assicurazione. Ma è importante avere le conoscenze adeguate per capire se stipulare una polizza può davvero essere utile.
Scegliere il tipo di polizza
Nel corso della vita, i bisogni cambiano in base all’età e alle situazioni. Avere 30 anni e comprare casa accendendo un mutuo non è come averne 60 e avere un patrimonio da tutelare. La scelta del prodotto richiede pertanto la massima attenzione. La prima cosa da chiedersi, quando si valuta se stipulare una polizza, è se il profilo di cliente a cui è destinata corrisponde al nostro. E poi è fondamentale capire la terminologia. Premi, scoperti, franchigie e massimali: il linguaggio delle assicurazioni è ricco di termini tecnici. In soccorso c’è il sito dell’Ivass, con un glossario apposito.
La scheda informativa
Il documento chiave a cui affidarsi è la scheda informativa perché i contratti assicurativi sono spesso lunghi e complessi. Il documento informativo precontrattuale riassume le informazioni principali sul prodotto e si ha diritto a consultarlo prima della firma. Ci sono voci a cui prestare massima attenzione. Nelle assicurazioni danni, per esempio, al valore assicurato, ai limiti di copertura e alle esclusioni, ovvero i casi in cui l’assicurazione non interviene. Una polizza contro gli infortuni potrebbe non garantire il rimborso per i danni causati da colpa dell’assicurato (un caso è l’abuso di psicofarmaci).
Occhio ai tempi
Anche le tempistiche vanno valutate. In una polizza danni, sono da controllare i tempi di disdetta, che in genere va data con anticipo di un paio di mesi. Le polizze pluriennali, invece, vincolano l’assicurato per più anni: danno diritto a uno sconto e va valutato il rapporto costo/ benefici. Anche per le polizze vita l’aspetto dei tempi è determinante e prima di firmare bisogna sapere cosa comporta il riscatto anticipato e quali sono le penalità previste.
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