martedì, 25 Marzo 2025

Il punto sui Mercati

DiRedazione

15 Febbraio 2025
Sommario

ll mese di febbraio è iniziato con i Mercati finanziari in ribasso a causa delle preoccupazioni per l’imminente implementazione di nuovi dazi. Tuttavia, le concessioni di Messico e Canada in tema di protezione delle frontiere hanno scongiurato l’introduzione dei dazi per 30 giorni. Le notizie economiche lasciano spazio a diverse interpretazioni, ma nei Mercati prevale una visione positiva, trainati in particolare dalle blue chips del settore bancario.

La guerra commerciale

Le prospettive di una guerra commerciale si evolvono dunque da minaccia imminente a politica incombente. Nonostante molte delle proposte più recenti siano state congelate, il quadro quantomeno probabile che si delinea tra gli operatori finanziari vedrebbe uno shock stagflattivo relativamente modesto, con impatti negativi sulla crescita e un temporaneo aumento dell’inflazione. I piani del Presidente Donald Trump di implementare tariffe più alte hanno tuttavia riacceso i timori dell’opinione pubblica americana per l’aumento dei prezzi. Ciò potrebbe ostacolare gli obiettivi della Federal Reserve, che cerca di ridare stabilità ai prezzi senza danneggiare il Mercato del lavoro.

La Fed

Secondo gli stessi funzionari della Fed, le aspettative di inflazione ben radicate dei consumatori sono una delle ragioni per cui prevedono uno scenario di atterraggio morbido, in cui l’inflazione diminuisca senza effettivi recessivi nell’economia. Se questa fiducia dovesse vacillare, le pressioni inflazionistiche potrebbero aumentare. I dati reali attuali mostrano che il deficit commerciale degli Stati Uniti ha raggiunto un nuovo massimo storico a dicembre, portandosi al 17%. Nonostante l’aumento sia probabilmente temporaneo, la politica tariffaria rimane al centro del dibattito e continuerà a influenzare i flussi commerciali nel corso dell’anno.

Crescente incertezza

I primi dati di febbraio sui posti di lavoro negli Stati Uniti mostrano valori sottostanti più positivi, pur in un contesto di crescente incertezza. La crescita dei posti di lavoro di dicembre è stata revisionata al rialzo di circa 300.000 unità, segnando il più grande aumento in quasi due anni, e il tasso di disoccupazione è sceso al 4%.

Trump

L’amministrazione Trump ha recentemente imposto una tariffa aggiuntiva del 10% su tutte le importazioni dalla Cina e prevede di applicare il mese prossimo dazi del 25% sui prodotti provenienti da Messico e Canada se i Paesi non riusciranno a trovare un accordo. Il Presidente minaccia anche di imporre dazi all’Unione Europea, dichiarando che introdurrà tariffe specifiche su altri Paesi. Tariffe che saranno pagate dalle aziende che importano beni dai Paesi in questione, ma i cui costi aggiuntivi saranno scaricati sui consumatori.

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📸 Credits: Canva   

Articolo tratto dal numero del 15 febbraio 2025 de il Bollettino. Abbonati!