Il bonus animali domestici diventa realtà. A disposizione ci saranno 250mila euro per il 2024 e 237mila per 2025 e 2026. Beneficiari saranno 2,2 milioni di ultrasessantacinquenni che affrontino spese veterinarie o per farmaci per un animale da compagnia. Due i requisiti necessari al riguardo: le spese devono essere tracciabili e l’animale iscritto all’Anagrafe degli animali d’affezione, con allegato il proprio certificato ISEE. Il decreto per l’agevolazione prevista nella legge di Bilancio 2024 è arrivato solo adesso, dopo il via libera della Conferenza Stato Regioni.
La differenza con le detrazioni
La possibilità di vedersi scontare le spese veterinarie esisteva già. Era inclusa nel Testo unico delle imposte sui redditi. Sono infatti detraibili le spese mediche sostenute per gli animali detenuti a scopo di compagnia o per la pratica sportiva. L’agevolazione in quel caso però è più bassa e si applica solo oltre la cifra di 129,11 euro e fino al limite di 550 euro. Per un valore massimo di sconto pari a circa 80 euro.
La domanda
Il decreto prevede che ogni regione evada le richieste di accesso al fondo in base all’ordine di ricevimento e fino a concorrenza delle somme assegnate con il riparto. Avrà dunque priorità chi presenterà domanda per primo. Le spese veterinarie dovranno comparire anche in dichiarazione dei redditi, in quanto detraibili.
Quali animali vi rientrano
Come specificato in un Dpcm del 2003, per animale di affezione si intendono quelli tenuti dall’uomo, per compagnia o senza fini produttivi o alimentari, compresi quelli che svolgono attività utili all’uomo, come il cane per disabili, gli animali da pet-therapy e da riabilitazione.
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