venerdì, 30 Maggio 2025

Lo sport per i ragazzi è diventato un lusso. Quanto spendono in media le famiglie italiane

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Lo sport fa bene alla salute, ma meno al portafogli. In media, le famiglie italiane spendono 48 euro al mese per l’attività sportiva dei propri figli, una cifra che cresce di anno in anno e che comprende i costi dei corsi e delle attrezzature. Non a caso, la pratica sportiva giovanile ha un valore stimato in Italia di 30 miliardi di euro, ossia circa l’1% del PIL nazionale. Si contano oltre 7,5 milioni di giovani tra i 3 e i 19 anni impegnati in almeno una disciplina, per una spesa media annua di poco inferiore a 600 euro.

Gli sport più costosi

I costi annuali che le famiglie italiane devono sostenere per lo sport giovanile variano a seconda della disciplina scelta, dell’area geografica in cui viene praticata e del livello della struttura a cui ci si affida. In media, il nuoto rimane lo sport più costoso con spese di 1.054 euro per 12 mesi. Segue il tennis che, complice l’effetto Sinner e il boom del padel, comporta esborsi di 962 euro l’anno. Solamente per due allenamenti a settimana si parla di almeno 80-90 euro di spesa, cui si aggiungono i costi per l’attrezzatura e la quota d’iscrizione che va da 35 a 150 euro. In rapida crescita la pallavolo, soprattutto a livello femminile, che lo scorso anno ha registrato un investimento medio per le famiglie italiane di 648,50 euro per 9 mesi di attività.

Il calcio rimane primo, l’atletica insegue

Con oltre 4,5 milioni di tesserati, il calcio rimane lo sport più praticato in Italia soprattutto a livello dilettantistico tra scuole, tornei locali, associazioni sportive e oratori. Nonostante gli elevati costi che, in media, si attestano sui 910 euro di media a famiglia. In difficoltà l’atletica che, per anni, è stata sul podio delle discipline sportive più in voga tra i ragazzi del nostro Paese. Oltre che per una minor appetibilità, il disinteresse dei giovanissimi sembra essere legato alle salate tasse di iscrizione delle associazioni. Si parla infatti di una base di 70 euro, cui si aggiunge una quota tra i 400 e i 600 euro in base al livello in cui si viene classificati (esordienti, allievi, professionisti ecc.).

Le detrazioni fiscali

Al fine di agevolare la diffusione dell’attività sportiva tra i ragazzi e per facilitare le famiglie con le spese da sostenere, anche quest’anno il Governo ha messo a disposizione una detrazione fiscale pari al 19% per tutti i costi relativi alla pratica svolta dai ragazzi di età compresa tra i 5 e i 18 anni. Il massimo detraibile è di 210 euro per i titolari di reddito complessivo fino a 120.000 euro. La quota decresce gradualmente fino ad azzerarsi nel caso il reddito della famiglia risulti essere pari o superiore a 240.000 euro.©

📸Credits: Canva

Sempre pronto a rinnovarmi e ad approfondire ogni giorno i temi che mi appassionano, credo che il giornalismo abbia una responsabilità enorme nella società. Per il Bollettino scrivo di sport e tecnologia, mi occupo anche di economia, attualità, musica e cinema.