mercoledì, 25 Giugno 2025

La Brexit compie gli anni. La storia in 5 passi

Sommario

Il Regno Unito vuole rivedere la Brexit. A 5 anni dall’uscita dall’Unione Europea e 9 dal voto, i britannici lanciano segnali di riavvicinamento, nel tentativo di tornare a migliorare i rapporti con il resto del continente. Perché?

I danni della Brexit

A spingere verso un riavvicinamento è anzitutto un cambiamento politico, con l’elezione dei laburisti di Keir Starmer che ha fatto sterzare le posizioni di Westminster verso una maggiore apertura verso l’esterno. Ma se i sudditi di Carlo III non sono più tanto certi del distacco dall’Europa, è anche in virtù dei danni economici che ha causato.

La Brexit ha causato una notevole contrazione negli scambi commerciali, per via delle nuove barriere all’entrata e all’uscita di beni, ma anche per la maggiore complicazione burocratica. Si calcola che dal 2020 in avanti, il volume di documenti richiesto per introdurre merci nel Paese sia cresciuto del 50% (Fonte: Tony Blair Institute for Global Change). Per giunta, a essere danneggiata è anche la produttività delle imprese: la Bank of England calcola nel 2023 una “productivity penalty” di 29 miliardi di sterline, per uno sconto del 4% sul lungo termine, secondo l’Office for Budget Responsibility.

 Il peso della crisi

E non è tutto. I danni della fuoriuscita si sono fatti ancora più pesanti nel corso del periodo pandemico e durante la difficile ripresa che è seguita. Certo, nella gestione immediata della crisi, la maggiore flessibilità e capacità di azione rispetto al più ampio blocco europeo ha permesso maggiore velocità di risposta, per esempio nel reperimento dei vaccini.

Ma al termine della pandemia, di fronte alla necessità di investimenti nella ripresa, il Regno Unito si è trovato tagliato fuori dai massicci investimenti del Next Generation EU. In più, il rialzo inflattivo è stato amplificato dagli effetti di lungo termine della Brexit. In particolare, la London School of Economics evidenzia che un terzo degli aumenti di prezzo degli alimenti sia conseguenza della fuoriuscita.

 Le esigenze difensive

Infine, a spingere Londra tra le braccia di Bruxelles è la situazione di emergenza ingenerata dall’invasione russa dell’Ucraina. Questa crisi ha generato nuove necessità, per esempio nella produzione e distribuzione di energia, ma anche e soprattutto sul fronte della sicurezza e della difesa. Entrambi campi in cui un coordinamento sovranazionale appare sempre più necessario, man mano che la minaccia di una guerra nel cuore dell’Europa sembra farsi più vicina.

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📸 Credits: Canva   

Da sempre appassionato di temi finanziari, per Il Bollettino mi occupo principalmente del settore bancario e di esteri. Curo una rubrica video settimanale in cui tratto temi finanziari in formato "pop".