Un nuovo player entra nella corsa all’energia solare spaziale. Baiju Bhatt, co-fondatore della piattaforma di trading RobinHood, ha lanciato una nuova Startup: si chiama Aetherflux e ha l’obiettivo di raccogliere energia solare nello Spazio e trasmetterla sulla Terra tramite laser a infrarossi.
Il progetto ha appena chiuso un round di Serie A da 50 milioni di dollari, con 10 milioni investiti personalmente da Bhatt. Il primo test orbitale è previsto per il 2026. Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha già finanziato parte del progetto, con applicazioni inizialmente militari.
L’idea non è nuova, ma resta controversa. Un report della NASA, pubblicato nel gennaio 2024, stima che l’energia solare spaziale sia dalle 12 alle 80 volte più costosa rispetto alle rinnovabili terrestri. Tuttavia, sono esperimenti come quello effettuato dalla Caltech che riaprono il dibattito tecnologico. L’università californiana, infatti, nel 2023 è riuscita a trasmettere energia wireless dallo Spazio alla Terra.
Sul piano globale, però, c’è chi punta ancora più in alto: la Cina vuole lanciare una stazione solare orbitale lunga un chilometro entro il 2030. La stampa di Pechino l’ha definito “il Progetto Manhattan dell’energia”.
Il confronto è già aperto. E questa volta si gioca in orbita. ©
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