Il valore totale delle donazioni individuali in Italia ammonta in un anno a circa 7,5 miliardi di euro. Per un aumento di risorse finanziarie rivolte alla filantropia pari al +10% in dodici mesi. Ma allo stesso tempo con un calo nel numero dei donatori, secondo l’analisi del settore fatta dall’Italy Giving Report 2025 realizzato da Rewind.
Un valore complessivo che cresce negli anni. Ammontava a circa 4,6 miliardi nel 2013. Per poi salire a quota 5 miliardi tre anni dopo, totalizzare 5,6 miliardi nel 2020 in piena pandemia globale. E aumentare ancora a 6,7 miliardi dopo altri due anni. Si tratta di erogazioni liberali destinate a qualsiasi realtà, dai partiti alla scuola alle associazioni sportive dilettantistiche.
Ad esempio, il numero totale di donazioni portate in dichiarazione dei redditi nel 2023 ha superato quota 2 milioni e 130mila. Una cifra importante ma ancora limitata rispetto ai 42 milioni di contribuenti italiani che hanno presentato la documentazione fiscale, meno del 5% sul totale.
In questo ambito, risultano in salita le erogazioni a favore di partiti politici, con 7.300 contribuenti che hanno scelto una detrazione, per un donato pari a 24,6 milioni di euro, vale a dire +9,5% di atti e un +35% per l’importo. Aumentano anche i fondi per le associazioni sportive dilettantistiche (+12,5%), mentre prosegue in questi ultimi anni il calo di quelli rivolti alla scuola: se nel 2015 un totale di 247mila italiani indicava questo beneficiario in dichiarazione fiscale, donando quasi 33 milioni di euro, oggi la scuola viene finanziata da 52mila persone, che hanno destinato 10 milioni.
Più in generale, a preoccupare addetti ai lavori e beneficiari è la flessione dei donatori. L’ISTAT nel 2023 ha visto scendere all’11% i cittadini che hanno fatto almeno una donazione, erano invece il 13% l’anno prima. Nell’indagine Italiani Solidali 2024 di Bva Doxa, il 55% degli italiani indica di avere fatto una donazione a un’associazione, in calo sul 59% del 2023. Mentre il 50% ha dichiarato una donazione informale (erano il 55%) e il 12% una donazione per un’emergenza (erano il 37% un anno prima). ©️
Articolo tratto dal numero del 15 giugno 2025 de Il Bollettino. Abbonati!
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