venerdì, 26 Aprile 2024

NAZIONALE: il Brasile dice SI alla parità salariale, NO degli Stati Uniti

DiMariano Boero

17 Settembre 2020 ,

Non è una rivoluzione, forse nemmeno un passo davvero significativo nella lotta alla disparità di genere ma di sicuro è un segnale forte. Il Brasile dice SI alla parità salariale, NO degli Stati Uniti. La Federazione Brasileira de Futbol ha stabilito che le giocatrici della nazionale di calcio brasiliana percepiranno lo stesso compenso economico dei colleghi maschi.

Considerato l’ammontare economico in ballo si tratta per lo più di un atto simbolico. Prima di questo provvedimento le calciatrici convocate in Nazionale percepivano un gettone di presenza di 250 dollari. Agli uomini ne spettavano 500. Ora la cifra è stata equiparata.

È evidente che la disparità di compenso tra la stella della nazionale maschile Neymar e quella della selezione femminile Marta rimarrà abissale, sebbene la calciatrice sia considerata una delle migliori della storia del calcio femminile. Ma in Nazionale le differenze saranno appianate. Il Presidente della federazione brasiliana Rogerio Caboclo ha confermato: «Non c’è più differenza di genere, qui si trattano uomini e donne allo stesso modo».

Inoltre, per la prima volta in Brasile due donne sono state nominate responsabili del settore femminile della federazione: si tratta dell’ex capitano della nazionale Aline Pellegrino e di Duda Luizelli. L’adeguamento degli stipendi in nazionale tra uomini e donne è già stato adottato di recente da Norvegia, Austrialia e Nuova Zelanda, Paesi all’avanguardia nel sociale che però non hanno la stessa tradizione calcistica del Brasile. Negli Stati Uniti invece, la squadra femminile campione del mondo in carica, si è vista respingere la richiesta di parità di retribuzione con la squadra maschile da un giudice federale. La strada per avere pari salari tra uomini e donne quindi, è ancora lunga e tutta in salita. Ma quello compiuto dal Brasile è senz’altro un passo significativo. ©