giovedì, 25 Aprile 2024

FONDI PENSIONE, Alberto Brambilla: «Un regalo per il futuro dei nostri figli»

Fondi pensione anche per i giovani. In un momento di insicurezza, dovuta alla pandemia e alla crisi economica, esiste una certezza: «il più bel regalo che si possa fare a un bambino che nasce è fargli il libretto di risparmio che si chiama fondo pensione», dice Alberto Brambilla, presidente del Centro studi e ricerche itinerari previdenziali e autore de “Le scomode verità su tasse, pensioni, sanità e lavoro”.

«Quando ho scritto la legge sui fondi pensione, l’ho presentata come uno strumento simile ai libretti di risparmio. Fino agli Anni ’70, quando nasceva un bambino, i genitori per prima cosa aprivano questo tipo di depositi. Dobbiamo pensare al fondo pensione nella stessa ottica. Versando per esempio mille euro all’anno in un fondo pensione destinato a un figlio, significa che a 18 anni il ragazzo disporrà di 18mila euro maggiorati dei rendimenti. Si tratta di strumenti molto flessibili, quindi il figlio in questione potrebbe prelevare una somma anche pari al 30% del totale e utilizzarla per un corso di specializzazione, per un master o per andare all’estero a fare esperienza. Una volta trovato lavoro potrà riversare questi soldi e ricevere indietro anche le poche imposte che ha pagato per il prelievo».

Nonostante la pandemia i fondi negoziali hanno conseguito nel 2020 una rivalutazione media del 5,44% – i comparti bilanciati del 4,01% e quelli obbligazionari del 2,96% – contro l’1,65% del Tfr. È giusto puntare sui fondi pensione in un momento d’incertezza come questo?

«I dati del consuntivo del 2020 sono stati positivi, i fondi pensione negli ultimi anni hanno reso di più rispetto al Tfr in azienda. Essi beneficiano di tutti i vantaggi di un piano di accumulo e sono più cautelativi. Fino a 5.164 euro, inoltre, si usufruisce di un vantaggio fiscale che va da un minimo del 23% a un massimo del 43%, capace di assorbire molte perdite. È quindi logico continuare a investire in questo tipo di strumenti per il proprio futuro».

I fondi pensione prenderanno sempre più piede in Italia?

«Dobbiamo considerare che a oggi il 28% delle famiglie sono mononucleari, cioè composte da un solo componente. Quasi il 30% invece non ha figli. Tali persone non potranno contare su questo “welfare di natura familiare”. Non avranno l’aiuto economico, in caso di bisogno, da parte di fratelli, genitori o nonni, perché sono soli. Per questo motivo è fondamentale risparmiare e investire su questo tipo di servizi, che vista la situazione, diventeranno sempre più importanti con il passare del tempo».

Quali fattori bisogna tenere in considerazione prima di scegliere un fondo pensione?

«Prima di tutto è fondamentale controllare il track record della società, cioè capire come si è comportato il fondo negli ultimi anni; bisogna vedere se riesce a dare rendimenti. È importante considerare anche i costi di gestione, che possono migliorare o peggiorare la resa. Infine il servizio: se dispongo di un consulente che viene a casa e mi spiega per bene tutti i vari aspetti, ovviamente dovrò pagarlo di più rispetto all’assistenza a distanza».

Ha collaborato Marco Battistone