Medaglia d’argento per le PMI italiane che, con un livello di digitalizzazione di 44 su 100, sono seconde solo alle spagnole (45/100). Circa un’impresa su due (il 54%) ritiene di essersi digitalizzata di più durante il periodo delle restrizioni legate alla diffusione del coronavirus: in questo caso superando Spagna (53%), Francia (41%) e Germania (40%). «È plausibile pensare che i soldi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) diano un’ulteriore scossa al tema», dice Gianluca Stamerra, Senior Director di Southern Europe – Osservatorio Piccole Imprese di GoDaddy 2021. «Nelle edizioni precedenti del Digital Index abbiamo visto uno spaccato per Regione del livello di maturità digitale in funzione dei fondi che avevano ricevuto. Dove erano stati emessi dei coupon, per favorire l’adozione della tecnologia, si era visto un incremento del livello della digitalizzazione. Al contrario, in quelle Regioni dove era stato interrotto il flusso di fondi, come le Marche, il livello non è aumentato». Quasi 24 miliardi di euro sono i fondi destinati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo. Quale può essere l’extra boost del PNRR per rendere le imprese più digitalizzate e in che modo il cloud pubblico può dare una spinta ulteriore? «L’adozione della tecnologia si basa su tre fronti: la disponibilità di prodotti e servizi (che può essere il cloud pubblico o altro servizio tecnologico in base al tipo di funzione di azienda), la parte dei fondi (aiutare economicamente le aziende affinché adottino tecnologie che possono essere più o meno economiche o costose sulla base del tipo di soluzione o di azienda), infine, la formazione, dove c’è bisogno di un approccio più intenso e strutturato». Durante il periodo pandemico abbiamo visto che molte PMI hanno puntato sulla formazione… «Ci sono ancora dubbi su quale possa essere la tecnologia adatta a ciascun tipo di business o stato dell’azienda. Ma nonostante le difficoltà, è qui dove vedo ampi margini di opportunità che possano portare a una più vasta digitalizzazione delle imprese italiane». ©
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