LA SEDE
A Milano nasce un museo fatto di opere immateriali, intangibili. Si chiama MAD e sarà il Museo dell’Arte Digitale, con la nuova frontiera dei Non-fungible token che iniziano a circolare nel Metaverso. Al momento di concreto c’è una data di inaugurazione, prevista per il 2026, e c’è una sede, gli spazi sotterranei dell’ex Albergo Diurno Venezia, progettato da Piero Portaluppi, costruito negli anni Venti del Novecento e inaugurato nel 1925. L’Albergo Diurno Metropolitano – così si chiamava allora – rimaneva aperto dalle 7 alle 23 e forniva diversi servizi al cittadino: dalle terme ai parrucchieri, da uno studio di fotografia a un’agenzia di viaggi, un servizio di dattilografia e una lavanderia. Tutti i servizi erano disposti in salottini decorati con mobili di pregio, ricchi mosaici, fontane e statue, distribuiti su uno spazio di 1200 metri quadri interamente decorato in stile Art Déco.
CHI LO GUIDERÀ E COSA CONTERRÀ
Alla guida del MAD ci sarà la storica dell’arte Ilaria Bonacossa, milanese, classe 1973, ex direttrice di Artissima, fiera d’arte contemporanea di Torino.
Il Museo dell’Arte Digitale «sarà dedicato alla produzione e presentazione di contenuti digitali, svolgendo un ruolo strategico nello scenario culturale contemporaneo, sempre più digitalizzato, connesso e globalizzato, in cui la stessa nozione di opera e di pubblico va inevitabilmente evolvendo». Ma per ora nessuna informazione su quali opere conterrà né su come sarà organizzato.
IL PNNR
I locali sotto piazza Oberdan sono in stato di semi abbandono da circa un decennio. Per accogliere il museo, in quattro anni saranno restaurati con un finanziamento statale di 6 milioni di euro provenienti dal Recovery Fund.
Nel progetto c’è anche una collaborazione tra il MAD e il vicino di casa MEET, il centro internazionale di Cultura Digitale voluto da Fondazione Cariplo che, da ottobre 2020, ha sede nell’ex Spazio Oberdan.
Ma il PNRR porterà nella città meneghina linfa anche per altri nuovi progetti culturali. Alla Biblioteca Europea di Informazione e Cultura (BEIC) sono destinati 101 milioni di euro e, nel corso del 2022, verrà avviato il concorso internazionale per la progettazione dell’opera. Sempre nel 2026 è prevista l’apertura del Museo Nazionale della Resistenza, per cui sono stati stanziati 22 milioni di euro. In ottica green, 3,5 milioni andranno al PAN, il Parco Amphitheatrum Naturae che sarà il Colosseo verde di Milano. Apertura prevista per il 2022. ©
Sara Zolanetta
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