Il padel è anche una questione di numeri. A dirlo non è solo la quantità impressionante di nuovi campi e giocatori, ma anche l’identità e l’importanza dei partner finanziari che investono nello sport. È di queste settimane la notizia che la FIP (Federación Internacional de Pádel) ha intrapreso una partnership strategica con l’arcinoto fondo qatariota QSI (Qatar Sports Investments) per la creazione di un nuovo circuito internazionale di tornei. Si tratta di una iniziativa ambiziosa, che mira a portare nel 2024 il numero dei tornei annui a 25, comprese quattro “major” e relativo ranking: come nel tennis, insomma. E il principale sponsor dell’iniziativa è, non a caso, Nasser Al-Khelaïfi. Ex tennista professionista e attualmente presidente del PSG, è da anni a capo della Qatar Investment Authority, fondo sovrano cui fa capo QSI e che rappresenta da anni il braccio economico del governo di Doha.
La QIA si è distinta negli ultimi anni per una massiccia attività di investimenti esteri, talvolta con operazioni plateali come l’acquisto di proprietà immobiliari per miliardi nelle principali città europee (come i grattacieli di Porta Nuova, a Milano) o la stessa acquisizione del club francese di calcio. In breve, la presenza degli emiri non fa che testimoniare il crescente interesse che lo sport sta suscitando nel mondo finanziario. D’altronde, c’è anche chi, come Cupra, produttore di automobili di alta gamma della Seat, del padel ha fatto un vero e proprio simbolo di identità aziendale fondata, come recita il sito della compagnia, su “unicità, ricercatezza e performance”.
Nel 2021 ha sponsorizzato qui in Italia il Cupra padel tour, uno degli eventi di più ampie dimensioni nella storia dello sport. Nata nel 2018, Cupra è una realtà in espansione e una delle poche voci positive nel travagliato bilancio di Seat, cui ha portato nel 2020 ricavi annui per circa 900 milioni di euro. E forse non sorprenderà scoprire che uno dei principali azionisti di Seat, attraverso la casa madre Volkswagen e una holding sussidiaria, è proprio l’onnipresente QIA. Ma il padel è anche punto di partenza per realtà giovani e innovative. È il caso di Playtomic, app spagnola che mette insieme una rete di club per rendere più facile e veloce la prenotazione di campi sportivi. Iniziando nel 2017 proprio dal padel, la startup ha macinato strada fino a raggiungere il milione di utenti in 34 Paesi, anche grazie a una serie di acquisizioni chiave, tra cui quella dell’omologa italiana prenotauncampo. Forti di questo successo, gli autori hanno di recente lanciato con GP Bullhound – una delle principali società di consulenza e investimento in tecnologia – un round di finanziamento che ha raccolto 56 milioni di euro e con cui saranno finanziati ulteriori progetti, come l’aggiunta di nuove funzionalità e la creazione di una sezione premium. ©
Marco Battistone
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