venerdì, 26 Aprile 2024

Energia – la domanda è in aumento, ma le rinnovabili non bastano: transizione a rischio?

Allarme transizione energetica. Il consumo di energia salirà fino al 2050 e le fonti fossili saranno ancora largamente prevalenti. Infatti, anche se le rinnovabili aumentano – secondo i dati dell’agenzia governativa statunitense EIA – fanno fatica a decollare..

CONSUMO DI ENERGIA: FORTE DOMANDA DALL’INDUSTRIA

Le proiezioni EIA indicano un progressivo incremento della domanda di energia ma con differenze di non poco conto all’interno dei vari segmenti. Il settore industriale sarà quello più dinamico, con una crescita più che doppia rispetto agli altri ovvero residenziale, commerciale e trasporti. Alcuni segmenti industriali, come quelli del vetro e dell’acciaio, non torneranno però ai livelli pre-pandemia: per loro il trend era discendente anche prima del 2019 grazie al miglioramento dell’efficienza degli impianti. Sostenuta sarà invece la domanda di energia da parte del comparto chimica.

Molto meno brillante la domanda dei settori residenziale e commerciale. Gli esperti EIA prevedono un progresso dello 0,3% medio annuo fino al 2050, un ritmo decisamente inferiore rispetto alla crescita dei volumi: +0,8% nel residenziale e +1,0% nel commerciale. Le cause sono diverse: il continuo processo di miglioramento dell’efficienza degli edifici nell’ottica della transizione energetica, il clima più mite, l’energia prodotta in autonomia grazie al fotovoltaico.

Per il settore trasporti è interessante notare che la domanda di energia nel 2025 si avvicinerà, senza superarli, ai livelli del 2019 per poi scendere e infine oltrepassarli ma solo dopo il 2045. Non torneranno più sui livelli pre-pandemia i consumi del segmento autotrazione: passeranno dal 54% del totale del settore trasporti al 51%. Il comparto con la maggiore crescita sarà quello aereo, +32% rispetto ai livelli del 2019. Molto forte infine il progresso dell’uso di energia elettrica, ma con incidenza sul totale ancora molto bassa: dallo 0,5% nel 2019 a quasi il 2% nel 2050.

FONTI DI ENERGIA: L’EVOLUZIONE PREVISTA

La produzione di energia elettrica negli USA continuerà a essere dominata dalle fonti fossili, nonostante l’impegno nella transizione energetica. Il gas dovrebbe crescere più del petrolio grazie alla forte domanda dall’estero e dal settore industriale. L’output di greggio e altri idrocarburi liquidi è previsto in crescita del 17% tra il 2021 e il 2050, mentre la domanda interna dovrebbe segnare un +15%. Per il gas si stima un +24%, circa il doppio della domanda: la produzione in eccesso verrà esportata sotto forma di gas liquido, o LNG. Entro il 2033 le spedizioni verso l’estero si avvicineranno ai 165 miliardi di metri cubi dai circa 100 attuali, dando un forte impulso alla realizzazione di nuovi terminal LNG.

Per quanto riguarda le fonti di energia elettrica si osservano tendenze attese molto interessanti. Innanzitutto il crollo del carbone che passa dal 23% del totale della produzione energia elettrica nel 2021 al 10% nel 2050. Netta flessione anche per il nucleare, dal 19% al 12%. Movimenti limitati per il gas che è previsto in calo dal 37% al 34%. Sostanzialmente stabile l’idroelettrico dal 6% al 5%. Salirà nettamente il contributo dell’eolico: dal 9% al 14%. Ma la parte del leone è riservata al solare con un balzo dall’attuale 4% al 22%. ©

Simone Ferradini

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Foto: nazrin babashova da unsplash