venerdì, 26 Aprile 2024

Anche i social puntano sugli NFT. Vuoi sapere che cosa cambierà?

Sommario
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Gli NFT approdano nel mondo dei social. Facebook, Instagram e Twitter investono sul fenomeno dei Non-Fungible Token, ovvero oggetti digitali unici, con una prova di appartenenza memorizzata su una blockchain, ossia un database digitale pubblicamente accessibile. Un mercato globale che, si stima, ha un valore intorno ai 40 miliardi di dollari.

GLI NFT PER TWITTER: COME CAMBIANO LE IMMAGINI PROFILO

A metà gennaio 2022, Twitter batte la concorrenza sul tempo e annuncia che le foto profilo in formato NFT saranno contraddistinte da una forma esagonale. L’obiettivo? Consentire agli iscritti di associare l’account Twitter all’indirizzo pubblico del proprio portafoglio virtuale di criptovalute, così da collegare l’account stesso alle transazioni e alle proprietà attuali e storiche del cripto-portafoglio. Compresi tutti gli altri NFT già acquistati. Si tratta dunque di tutte quelle informazioni già disponibili sulla blockchain pubblica. 

Ma come fare a impostare la foto profilo in formato NFT? In primis, è necessario avere un Non-Fungible Token nel proprio portafoglio di criptovalute (per rimuoverla, invece, basta modificare la tua immagine del profilo.

Per controllare i dettagli dell’NFT di un utente basta cliccare sull’immagine del profilo e poi su ‘Dettagli ViewNFT’, per capire se un progetto o una collezione è stata verificata da OpenSea o da un altro marketplace di terze parti. 

GLI NFT PER META: FACEBOOK E INSTAGRAM CONSENTIRANNO DI CREARLI

Anche Meta è al lavoro per implementare funzioni relative agli NFT su Facebook e Instagram. Starebbe pensando di consentire agli iscritti non solo di visualizzare i Non-Fungible Token, ma anche di crearli e venderli direttamente sui social.

Mark Zuckerberg, ad di Meta e fondatore di Facebook, già nel 2021 aveva dichiarato il suo interesse per gli NFT, prevedendo che nel futuro prossimo sarebbero potuti essere usati per supportare un mercato di beni digitali nel suo metaverso pianificato (su cui sta investendo 10 miliardi di dollari all’anno). 

La necessità di fare qualcosa di nuovo è dettata anche dal fatto che sia Facebook sia Instagram stanno vedendo diminuire la propria popolarità (a beneficio di altri social, come TikTok). Un danno economico che va evitato, visto che grazie alla pubblicità entrano nelle casse di Meta, da quei due social, 85 miliardi di dollari l’anno.

Ecco perché l’azienda, secondo il Financial Time, starebbe pensando di dare agli artisti la possibilità di monetizzare vendendo la loro arte digitale. E poi di consentire a chi acquista le opere di usarle come immagini profilo (proprio come Twitter). Instagram, in particolare, starebbe già testando internamente questa funzione.

NFT: GRANDE INTERESSE GENERA GRANDI TRUFFE

Ma grande interesse verso un fenomeno come quello degli NFT comporta inevitabilmente un moltiplicarsi di truffe clamorose. Persino OpenSea, uno dei più grandi e famosi negozi di opere digitali in NFT, ha confermato che decine di suoi utenti hanno subìto furti di opere digitali dai loro account. A febbraio erano 17 i compratori della piattaforma a cui i criminali informatici avevano sottratto 253 file, acquistati per 600 Ethereum, la criptovaluta utilizzata sul servizio, per un valore totale di circa 1,6 milioni di dollari.

Su OpenSea ognuno può acquistare e vendere i propri lavori in NFT. Gli hacker hanno sfruttato la tecnica fraudolenta del phishing per ingannare le vittime: conoscendo la necessità di effettuare un aggiornamento del protocollo di scambio della piattaforma, i truffatori hanno inviato a centinaia di utenti una mail, invitandoli a effettuare la procedura di upgrade del proprio profilo, cliccando su un link inserito nel testo. Questa azione ha avviato un programma automatico, uno script, che ha sottratto le opere digitali già rivendute dagli hacker.

Simone Vazzana

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