sabato, 27 Aprile 2024

Banche in rilancio: buyback da 2 miliardi per UniCredit

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Banche

Le banche europee tornano a rassicurare gli investitori. Dopo la pericolosa combinazione dei disastri di Silicon Valley Bank e Crédit Suisse, il sistema bancario allontana i sospetti di crisi bancaria distribuendo utili miliardari. Ma è opportuno consumare tanto capitale in una fase di crisi di liquidità?

UniCredit e BNP staccano maxi assegni

Da questo lunedì sono all’avvio due tra i più grandi buyback degli ultimi anni: UniCredit parte con un riacquisto di titoli da 2,34 miliardi di euro. Il bersaglio è quota 230 milioni di azioni, pari al 12% della capitalizzazione dell’istituto. Un procedimento che fa già schizzare in alto i titoli: hanno guadagnato quasi il 6,5% negli ultimi 5 giorni. Un’iniziativa analoga a quella parallela di BNP Paribas, seconda banca europea per capitalizzazione e asset detenuti. Di qui al 3 luglio acquisterà azioni proprie per 2,5 miliardi di euro. Un riacquisto cui ne seguirà un altro della stessa entità nel secondo semestre, per un totale di circa 5 miliardi di euro. Se si aggiungono i dividendi che BNP ha già annunciato di voler distribuire, si arriva a un totale di praticamente 10 miliardi e circa il 13% della capitalizzazione. Un’elargizione consentita dai risultati straordinari dello scorso anno, con 10,2 miliardi di utile netto, il più alto nella storia della banca.

Il sistema è più solido del previsto

Questi buyback, consentiti la scorsa settimana dal doppio via libera della BCE, tracciano un quadro apparentemente lontano da una crisi finanziaria. D’altronde, specie per le banche europee, i forti aumenti dei tassi hanno significato un ritorno della redditività e la fine di un periodo di rendimenti scarsi. Insomma, nonostante i timori degli azionisti, che nelle ultime settimane hanno fatto inabissare i titoli bancari globali, la situazione appare solida. Secondo la European Banking Authority, nel 2022, la Liquidity Coverage Ratio media si è attestata sopra il 162%, ben oltre la soglia di liquidità minima richiestà del 100%.

La BCE invita alla prudenza

Diversa la situazione per gli Stati Uniti, dove la tempesta stenta ancora a placarsi. Il Dow Jones US Banks Index, principale indice bancario americano, si tiene ancora sotto quota 400 punti dopo aver superato i 500 a febbraio. Non si fermano, d’altronde, le rivendicazioni dei risparmiatori, che chiedono all’FDIC (Federal Deposit Insurance Corporation), l’agenzia federale incaricata di assicurare i depositi, di estendere la copertura a qualsiasi tipo di deposito e per il 100% dell’importo. Insomma, le nubi addensatesi al di sopra delle banche non sono ancora state scacciate, e la prudenza continua a essere l’imperativo. Anche per questo la BCE, pur autorizzando i buyback di UniCredit e BNP Paribas, avrebbe invitato i grandi istituti di credito a essere prudenti nella loro gestione del capitale.

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Studente, da sempre appassionato di temi finanziari, approdo a Il Bollettino all’inizio del 2021. Attualmente mi occupo di banche ed esteri, nonché di una rubrica video settimanale in cui tratto temi finanziari in formato "pop".