Mentre negli USA, in Georgia, si gioca uno dei quattro tornei più importanti, il Masters Tournament, il mondo del golf sta vivendo una rivoluzione. Si chiama LIV golf, un formato a 54 buche, più veloce del tradizionale PGA Tour, ma anche molto più ricco.
I soldi del petrolio dietro al LIV golf
Ad aver organizzato il LIV è il Public Investment Fund, il fondo sovrano dell’Arabia Saudita. Quella svoltasi nel 2022 è stata la prima stagione, e gli atleti che vi hanno partecipato hanno avuto a disposizione un montepremi di 370 milioni di dollari.
Per dare il via alle prossime competizioni, i sauditi hanno investito 2,4 miliardi di dollari nel torneo. Una parte consistente è stata impiegata proprio nei premi, per convincere i migliori golfisti a partecipare.
Il nuovo atleta più pagato è Phil Mickelson
La conseguenza diretta di questi investimenti è che Phil Mickelson, golfista di 53 anni, è il nuovo atleta più pagato al mondo: 136 milioni di dollari l’anno, contro i 130 di Leo Messi, che occupa la seconda posizione.
Tra i primi a sostenere il LIV, Mickelson è stato criticato per aver ignorato il tema della violazione diritti umani, inevitabilmente legato a qualsiasi cosa sia toccata dai soldi arabi. Molti sponsor hanno stracciato i propri contratti con il golfista, ma il PIF ha provveduto con un contratto da 200 milioni di dollari, 100 dei quali versati immediatamente.
La rinuncia di Tiger Woods
A non partecipare al LIV sarà invece il golfista più famoso al mondo, Tiger Woods. Un gran rifiuto, quello dell’americano, che avrebbe lasciato sul tavolo un’offerta a nove cifre, secondo lo stesso CEO di LIV, Greg Norman.
Woods rimane il quinto golfista più pagato al mondo, ma i suoi introiti derivano quasi solamente dagli sponsor. Dallo sport guadagnerebbe infatti poco più di 40.000 dollari l’anno.