Senza la Champions League, la Juventus si trova a corto di liquidi. Durante questa sessione di mercato, i bianconeri saranno costretti a vendere per coprire le perdite dovute al settimo posto in campionato. Tra risparmi sugli stipendi e cartellini, servono 120 milioni: come possono trovarli?
I primi passi già mossi
Niente Champions League, niente soldi. La prima competizione europea è fondamentale per le società di Serie A, perché permette di ottenere, tra premi, ranking e market pool, circa un centinaio di milioni che fa la differenza tra un mercato ambizioso e uno al risparmio.
La Juventus, a causa della penalizzazione di 10 punti in campionato, non parteciperà all’edizione 2023/2024 della coppa. Per i bianconeri significa dover trovare 120 milioni di euro circa per far quadrare i conti.
La dirigenza si è già mossa in questo senso con alcune operazioni. Antgel Di Maria e Leandro Paredes hanno lasciato il club, l’uno per scadenza del contratto e l’altro per quella del prestito dal PSG. I loro stipendi lordi ammontavano a 7,87 e 9,17 milioni a testa, per un risparmio totale di circa 17 milioni.
A questi vanno ad aggiungersi quelli ricavati dalla prima cessione del mercato, quella di Dejan Kulusevski al Tottenham per 30 milioni di euro. Dei 120 milioni iniziali, ne rimangono quindi 73.
Chi altro può lasciare la Juventus
Per trovare i fondi che mancano la società punta a liberarsi di alcuni contratti onerosi, su tutti quelli di Alex Sandro e Juan Cuadrado. Il brasiliano ha ottenuto il rinnovo automatico, ma potrebbe accettare una risoluzione consensuale in caso di offerta dall’estero. Il suo stipendio pesa per 11 milioni lordi annui, quello del colombiano per circa 9.
L’addio dei due terzini porterebbe quindi altri 20 milioni di euro, ma c’è un altro calciatore ai salutI: Adrien Rabiot. Dopo una stagione esaltante, il francese non sembra intenzionato a rinnovare il suo contratto. Allegri potrebbe opporsi, ma iil suo addio vale quasi 9 milioni.
Rimangono così da trovare 42 milioni di euro, e qui entrano in gioco i rientri dai prestiti di Weston McKennie e Denis Zakaria. Entrambi sono ancora giovani e hanno valutazioni tra i 25 e i 30 milioni di euro per il loro cartellino. Arrivare a coprire i 120 milioni prefissati come obiettivo non dovrebbe quindi essere complicato.
Partenze dolorose
Questo scenario presuppone però che tutto vada nel verso giusto. Se Alex Sandro non lasciasse la Juventus, se Rabiot si convincesse a restare, se una qualunque delle trattative di cessione non dovesse andare in porto, sarebbe necessario un sacrificio.
Se la Juventus dovesse vendere uno dei suoi pezzi pregiati, gli indiziati principali sarebbero due: Federico Chiesa e Dusan Vlahovic. Il primo attualmente gioca in un ruolo non suo nel 3-5-2 di Massimiliano Allegri. Il secondo è quello con più mercato, e che avrebbe già suscitato l’interesse di alcuni club stranieri. ©
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