Quasi tutte le squadre di Serie A aumentano il prezzo degli abbonamenti. Pesano inflazione e costi dell’energia, ma anche i successi della passata stagione.
Un’ottima annata
Molte grandi squadre della Serie A vengono da stagioni entusiasmanti, seppur non sempre vincenti. Inter e Roma hanno raggiunto finali europee pur perdendole, la Lazio è tornata in Champions League, l’Atalanta in Europa League.
Per sfruttare questi successi e il conseguente entusiasmo dei tifosi, le società hanno deciso di partire in anticipo con le loro campagne acquisti ed aumentare i prezzi.
Gli aumenti delle big
Gli aumenti si faranno sentire per i tifosi delle big italiane. Abbonarsi alle partite dell’Inter costerà almeno 545 euro, 100 in più dell’anno scorso. Segue l’Atalanta, che porta il prezzo minimo a 265 euro, 85 in più del 2022/203.




Un aumento però solo “di fatto”, dovuto alla chiusura della curva sud per completare la riqualificazione del Gewiss Stadium. A incrementarsi è il prezzo più basso offerto ai tifosi, da 180 a 265 euro, mentre gli altri settori sono rimasti invariati. La disponibilità di abbonamenti sarà comunque ridotta di 3500 posti.
Roma e Lazio aumentano i propri abbonamenti di 27 e 83 euro ognuna, arrivando a 323 la prima e a 295 la seconda.
Chi tarda e chi cala
Da questa lista mancano alcuni nomi importanti. La Juventus ad esempio, che dopo una stagione deludente ha deciso di rimodulare i propri abbonamenti portandoli a 529 euro. Un calo de 121 euro, ma comunque ancora i più costosi d’Italia.
Napoli e Fiorentina invece sono in ritardo. Non hanno ancora annunciato le proprie campagne, anche se i viola hanno confermato che ci saranno aumenti. ©
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