Trentacinque anni dopo, il contro-sorpasso. I vinili vendono più dei CD e negli USA crescono del 21,7% nella prima parte del 2023. Una risalita spinta dal collezionismo che però sembra essere più di una semplice moda.
Il vinile è tornato, ed è qui per rimanere
Il 2023 potrebbe essere il diciottesimo anno di crescita consecutivo per i vinili. Gli LP hanno superato per copie vendute i CD nel 2022 e quest’anno potrebbero confermare il loro inaspettato ritorno.
Il +21,7% fatto segnare dalle vendite dei dischi neri non era scontato. L’anno scorso infatti la variazione si era limitata all’1%, dopo che durante la pandemia il mercato aveva fatto registrare volumi più che raddoppiati (+108% sul 2020). Così il 2022 sembrava essere l’anno della stabilità: la nicchia aveva smesso di espandersi e si preparava alla maturità.
Invece nella prima metà del 2023 i vinili hanno ripreso a crescere a ritmi sostenuti, con 23,6 milioni di copie vendute nei primi sei mesi dell’anno negli Stati Uniti. I CD inseguono, crescendo anche loro del 3,8%, ma ormai sono a distanza: 17,5 milioni di dischi venduti.
Gli anni ’80 sono ancora lontanissimi
Anche se i vinili hanno saputo riprendersi dopo due decenni in cui hanno rasentato l’estinzione, i risultati del passato sono ancora lontani. Ai tempi in cui erano il supporto principale per ascoltare musica, quindi fino alla prima metà degli anni ’80, gli LP superavano 250 milioni di copie all’anno.
Oggi a farla da padrone è lo streaming, altro settore che non sembra avere limite alla crescita. Nonostante le ottime performance del 2022, nella prima metà del 2023 il segmento è cresciuto con quasi mezzo miliardo di album digitali acquistati e più di 700 miliardi di ascolti, entrambi dati in aumento di circa il 13%.
Per quanto i supporti fisici stiano rimbalzando dopo un lungo periodo di calo quindi, si tratta di nicchie. La musica viene ascoltata quasi interamente in digitale e in streaming. Un peso nel ritorno dei vinili ce l’ha anche il collezionismo: il 50% di chi acquista LP non li fa mai suonare.
A comprare vinili sono soprattutto giovani, e in cima alle classifiche delle vendite ci sono soltanto artisti contemporanei. Questo significa che non si tratta di un effetto nostalgia. I dichi, grazie al loro prezzo elevato, stanno diventando uno status symbol per gli appassionati di musica. ©
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