sabato, 27 Aprile 2024

Aumenti fino al 18% sul costo finale nel settore della panificazione

La forte crisi di un’intera filiera, quella del settore della panificazione, nel 2023 si ripercuote anche sul consumatore finale. Dal campo di grano al carburante per consegnare i prodotti passando per gli interessi sugli investimenti. In seguito a due anni di pandemia, un conflitto dalle conseguenze mondiali e un 2022 segnato da aumenti fuori controllo, i costi delle materie prime e non solo si fanno sentire sempre di più.

Farine, lieviti, olio di semi, imballaggi primari e secondari (plastiche e cartoni) sono lievitati. Le tariffe energetiche (metano ed elettricità) stanno avendo un impatto disastroso, così come carburanti e logistica.

L’inflazione annuale dell’Unione Europea ha raggiunto il suo livello più alto di sempre, con il prezzo dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche che è aumentato in media dell’11,9%.

Attenzione ai dati

Secondo quanto riportato da Eurostat, si è registrato un trend in decrescita solo a partire dal secondo trimestre del 2023. Nonostante questa buona notizia, l’agenzia di statistica dell’Unione europea ha rilevato che tra il mese di agosto 2021 e 2022 il prezzo del pane in Italia è aumentato del 13,6%, ben al di sopra dell’inflazione media, che secondo i dati Istat nello stesso periodo è aumentata dell’8,4%. Se questo dato viene riferito poi su scala europea risulta che l’incremento medio del prezzo nell’ultimo anno è stato del 18%.

In Europa però ci sono anche situazioni peggiori. L’Ungheria ha aumenti pari al 66% e la Lituania raggiunge il 33%, seguita da Estonia e Slovacchia con il 32%. In controtendenza invece la Francia (8%) e i Paesi Bassi (circa 10%).

Di fatto, mediamente, dal grano al pane il prezzo aumenta di ben 13 volte (con le dovute distinzioni tra zone e città). Facendo le opportune considerazioni, se un Kg di materia prima che porta a un Kg di pane costa 0,35€ a questo bisogna aggiungere un costo medio di 1,375€. Il costo finale, quindi, sarebbe pari a 1,725€.

Le misure adottate dal MASAF

Il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste è responsabile e titolare, tra le tante, dell’innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare e degli investimenti nella resilienza dell’agro-sistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche.

Lo scorso aprile è stato pubblicato l’Avviso 2023 per la misura PNRR “Parco Agrisolare” relativo al finanziamento di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Complessivamente, il Masaf ha il compito di gestire risorse pari a 4,88 miliardi di euro.

Ad agosto il Ministero ha anche approvato le modalità per l’attuazione degli interventi finalizzati all’erogazione dei 400 milioni di euro previsti per l’ammodernamento delle macchine agricole.

📸 Credit: Unsplash

Studentessa di Scienze della Comunicazione con una grande passione: il giornalismo. Determinata, ambiziosa, curiosa e precisa. Per Il Bollettino mi occupo di lifestyle in tutte le sue forme cercando di fornire una nuova prospettiva alla realtà che ci circonda.