La voglia di vacanze non si ferma con la fine dell’estate. Weekend soleggiati e ponti festivi, vedranno milioni di auto affollare le nostre strade. Il caro carburante e l’aumento delle tariffe al casello infatti non hanno frenato il traffico su gomma. I transiti sugli itinerari delle vacanze, oltre 220 milioni (dati Anas), sono aumentati del 4,2% rispetto allo stesso periodo del 2022. Tra esodo e controesodo le dorsali più frequentate sono quelle che attraversano Campania, Puglia, Basilicata e Puglia: l’Autostrada del Mediterraneo e la Statale 106 Jonica. Nella classifica dei transiti, a seguire appaiono il Grande Raccordo Anulare romano e la Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga. Questa estate dal 28 luglio al 30 agosto sulle strade gestite da Anas sono transitati, in media, ben 6,9 milioni di veicoli al giorno.
Viaggi in auto. Autostrade per l’Italia, incassi in crescita
Aumenti di volume dei quali godrà anche la concessionaria Autostrade per l’italia (ASPI) che gestisce 3mila chilometri di rete a pedaggio sul territorio nazionale. Nella relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023, la società documenta l’ammontare degli incassi ai caselli: 1.829 milioni di euro. Cifra che testimonia un aumento del volume di affari di 85 milioni di euro rispetto al primo semestre 2022 (1.744 milioni di euro). Valori da analizzare ricordando che l’incremento delle tariffe, riconosciuto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ad Autostrade per l’Italia, è stato del 2% a partire dal 1° gennaio 2023, con ulteriori rincari attivati il 1° luglio che hanno contribuito, in totale, all’aumento del pedaggio del 3,34%. Ad oggi le tratte autostradale più costose in Italia sono l’A35 Brescia – Milano (2 euro ogni 10 chilometri) e l’A36 Pedemontana lombarda (1,93 euro ogni 10 chilometri); le più economiche l’A18 Messina – Catania (0,45 euro ogni 10 chilometri) e l’A20 Messina – Buonfornello (0,57 euro ogni 10 chilometri).
Anas crolla in Borsa
I titoli Anas in Borsa sono crollati nell’anno in corso perdendo, in media, il – 69,60 % del loro valore, per poi recuperare qualche punto percentuale negli ultimi sei mesi con il – 60,19%, mentre il mese scorso (quello dell’esodo estivo) hanno mostrato un’impennata fino a raggiungere quota + 68.89%. Eppure guardando al futuro sia Anas sia Aspi, si dicono ottimiste. «Alla luce della performance del traffico del primo semestre 2023, – si legge nel report ASPI del primo semestre 2023 – seppur in un contesto macroeconomico ancora incerto in considerazione anche del protrarsi della crisi geopolitica in corso, si stima che il traffico sulla rete di Autostrade per l’Italia possa registrare un pieno recupero rispetto ai livelli pre-pandemia del 2019». Così anche Aldo Isi, Amministratore Delegato di Anas ha affermato nel corso della presentazione del bilancio dell’esodo estivo: «I dati di traffico sono un indice chiaro del recupero del turismo nel nostro Paese». Ci si chiede perché gli italiani continuino a viaggiare in auto nonostante i rincari. Il motivo non è da escludere possa essere legato alla stangata sul prezzo dei biglietti di treni e aerei. ©
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