mercoledì, 8 Maggio 2024

La tassa sugli extraprofitti prende alla sprovvista le banche

Sai che cos’è la tassa sugli extraprofitti? A essere tassato è il margine di interesse, cioè la differenza tra interessi attivi delle banche (quelli riscossi dai debitori) e passivi (quelli pagati ai creditori). La norma, varata per evitare che gli istituti di credito profittassero dai rialzi dei tassi senza “premiare” adeguatamente i loro clienti, va a colpire il margine d’interesse che eccede più del 5% i valori del 2021.

Ad aggiungersi al malumore del settore, arrivano ora i dubbi di costituzionalità. I detrattori, e in prima fila le associazioni di bancari come ABI e FABI, criticano la manovra sottolineando l’errore di prospettiva nel considerare il margine d’interesse, ma non l’effettiva capacità contributiva dei singoli istituti. Un’osservazione avallata anche dai tecnici del Senato, che hanno espresso dubbi sulla misura.

Tuttavia, la norma può apparire giustificata da una situazione straordinaria. Peraltro, preservando un margine di normalità entro cui l’imposta non si applica, non va a colpire indiscriminatamente.

Ma ciò che più avalla la legittimità della misura sono i precedenti: il caso dell’imposta approvata dal governo Draghi nel 2022 sugli extraprofitti delle imprese energetiche è un esempio. Dopo un lungo iter legislativo, quest’estate ha avuto la definitiva approvazione della Consulta.

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📸 Credits: Canva

19 Settembre 2023

Studente, da sempre appassionato di temi finanziari, approdo a Il Bollettino all’inizio del 2021. Attualmente mi occupo di banche ed esteri, nonché di una rubrica video settimanale in cui tratto temi finanziari in formato "pop".