sabato, 27 Aprile 2024

Il “bond CR7” mette in crisi la Juventus? Exor pensa alla ricapitalizzazione

Juventus

La Juventus dovrà restituire 175 milioni di euro, presi in prestito ai tempi dell’operazione Cristiano Ronaldo. I risparmi del mercato estivo potrebbero non bastare e Exor valuta una ricapitalizzazione, mentre la holding vive un periodo di rivoluzione al vertice.

Il bond CR7 e il bilancio della Juventus

La Juventus deve ancora approvare il bilancio al 30 giugno 2023. La società ha rimandato le decisioni alla prima settimana di ottobre e la questione principale è una. Un bond da 175 milioni di euro emesso nel 2019 e ora da restituire ai creditori. 

È stato soprannominato “Bond CR7” perché la sua emissione ha coinciso con l’acquisto del campione portoghese per 117 milioni di euro dal Real Madrid. Il 19 febbraio 2024 è prevista la scadenza e i tassi elevati di questi mesi rendono l’opzione rifinanziamento molto rischiosa.

Da qui il prospetto di un nuovo aumento di capitale da parte di Exor. Un’iniezione di denaro che farebbe inevitabilmente scendere ancora il valore delle azioni in Borsa. Il titolo viaggia attorno ai 30 centesimi, in calo del 7,45% da inizio anno.

Una piccola rivoluzione al vertice

Intanto però Exor sta cambiando. John Elkann ha lasciato la presidenza della Giovanni Agnelli BV, che controlla il 52% della holding della famiglia Agnelli. Un cambiamento che riflette la volontà di render più dinamici gli investimenti, puntando su settori nuovi dalle grandi prospettive di crescita.

Da una parte c’è la sanità. Con oltre 800 milioni, Exor è entrata nel gruppo francese Institut Mérieux e ha acquistato il 15% di Philips, da poco riconvertitasi verso il settore medico, con un costo di 2,6 miliardi.In parallelo la holding sta sviluppando un fondo per investimenti finanziari, la Lingotto Investment Management.

In un periodo di grandi cambiamenti, la Juventus attende di capire il suo futuro, cercando di ritagliarsi un posto all’interno della galassia Exor anche grazie alla nuova parola d’ordine: sostenibilità. Un obiettivo difficile da raggiungere: gli ultimi dati parlano di un debito a 340 milioni di euro e perdite, per 110,5 milioni a giugno, quindi prima del calciomercato estivo. ©

📸 Credits: Canva

Attento alle tendenze e profondo conoscitore della stampa estera, è laureato in Storia del giornalismo all’Università degli Studi di Milano. Dinamico, appassionato e osservatore acuto, per il Bollettino si occupa principalmente del mondo dello sport legato a quello finanziario e del settore dei videogiochi, oltre che delle novità del comparto tecnologico e di quello dell’energia.