lunedì, 29 Aprile 2024

Cos’è il de-risking che sta impoverendo la Cina

Cina

Le aziende occidentali fuggono dalla Cina e Pechino si fida sempre di meno di USA e EU. Il de-risking diventa una pratica sempre più diffusa e ad approfittare della situazione potrebbe essere il Marocco.

Fuga reciproca: perché Cina e occidente non si fidano

Si chiama de-risking ed è la pratica di un’azienda di abbandonare un Paese dove non si sente più protetta. Accade da inizio 2023 in Cina, dove le spinte anti occidentali del Partito Comunista stanno causando la fuga di numerose imprese, acuendo la crisi economica del gigante asiatico.

La Camera di Commercio Europea per la Cina ha rilevato che l’11% dei business del vecchio continente ha spostato i propri impianti lontano da Pechino negli ultimi anni e che il 22% sta scegliendo verso quale Paese muoversi nei prossimi anni. Inoltre più della metà delle imprese intervistate, per la prima volta dal 2016, non ha intenzione di espandere le proprie attività in Cina.

La ragione di questa incertezza è la crescente instabilità delle relazioni tra Pechino e l’occidente. La guerra commerciale, unita alla propaganda nazionalista del Partito Comunista e alla sempre meno trasparente politica di trattamento dei dati della Cina, rendono il Paese sempre meno sicuro per gli investitori.

Tre strategie di de-risking e il ruolo del Marocco

Questa fuga sta avvenendo in tre modi. Il friendshoring, lo spostamento degli impianti in Paesi ritenuti più amichevoli, come India o Vietnam. Il nearshoring, che muove la produzione più vicina ai mercati di vendita, ad esempio in UE o in America Latina. L’onshoring, il più costoso, che fa tornare l’azienda nel proprio stato di provenienza, spesso gli USA, considerato più stabile.

Le aziende Cinesi soffrono degli stessi problemi. Le crescenti regolamentazioni e il sospetto verso Pechino rendono i loro investimenti in occidente più rischiosi. Un’alternativa possibile l’ha mostrata il produttore di batterie per auto CNGR, che ha investito due miliardi di dollari in Marocco.

Lo Stato nordafricano, oltre a possedere il 70% delle riserve mondiali di fosfato, fondamentale per la costruzione di batterie, è vicino all’Europa ed è un partner commerciale degli USA. Paesi come il Marocco potrebbero approfittare della tensione per diventare porti sicuri dove occidente e oriente possano incontrarsi. ©

📸 Credits: Canva

Attento alle tendenze e profondo conoscitore della stampa estera, è laureato in Storia del giornalismo all’Università degli Studi di Milano. Dinamico, appassionato e osservatore acuto, per il Bollettino si occupa principalmente del mondo dello sport legato a quello finanziario e del settore dei videogiochi, oltre che delle novità del comparto tecnologico e di quello dell’energia.