lunedì, 29 Aprile 2024

Perché i tassisti scioperano?

DiMatteo Runchi

10 Ottobre 2023 , , ,
tassisti

Niente taxi per 24 ore. Lo sciopero indetto dalle associazioni di categoria degli autisti è la conseguenza della riforma delle licenze contenuta nel decreto Asset. Perché i sindacati sono così contrari a questa legge?

In cosa consiste la riforma delle licenze

Il Governo affronta il grave problema di carenza di taxi nelle città italiane con il decreto Asset. Al suo interno è contenuta una norma che concede ad alcuni Comuni la possibilità di rilasciare, tramite gare rapide, il 20% delle licenze in più che in passato. A questa procedura potranno accedere solo i tassisti con mezzi non inquinanti, che otterranno poi il 100% dei proventi della rivendita della licenza, contro l’80% della procedura ordinaria.

Inoltre per i Comuni sarà possibile, in caso di eventi eccezionali come il Giubileo di Roma e le Olimpiadi Invernali di Milano e Cortina, rilasciare licenze temporanee, valide 24 mesi. Anche queste andranno assegnate a tassisti in attività, che per la prima volta potranno possederne più di una. Saranno poi autorizzati ad affittarla ad altri autisti, inclusi amici e familiari.

La protesta dei tassisti (e di Comuni e consumatori)

In sostanza i tassisti possessori di una licenza avranno la possibilità di accedere a un’altra licenza da vendere, ricavandoci il 100%, e di un ulteriore titolo in periodi di grande afflusso, da affittare. Ma i sindacati di categoria sono comunque contrari, dato che questo porterebbe a un aumento delle licenze in circolazione e quindi della concorrenza. Per questa ragione hanno indetto lo sciopero.

Sono contrari anche i Comuni, che non otterranno nulla dalla vendita delle nuove licenze e che giudicano poco utili quelle temporanee. Critiche anche le associazioni dei consumatori, che sostengono che la riforma non risolva il problema.

In Italia infatti c’è una grave carenza di taxi. I dati dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, risalenti al 2019, parlano di 7.774 tassisti a Roma e 4.853 a Milano. Barcellona ha 6,49 taxi ogni 1.000 abitanti, Madrid 4,85, Parigi 10, Milano 3,6, Roma soltanto 2,70. ©

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Attento alle tendenze e profondo conoscitore della stampa estera, è laureato in Storia del giornalismo all’Università degli Studi di Milano. Dinamico, appassionato e osservatore acuto, per il Bollettino si occupa principalmente del mondo dello sport legato a quello finanziario e del settore dei videogiochi, oltre che delle novità del comparto tecnologico e di quello dell’energia.