Arriva uno stop alla sovrapproduzione di abbigliamento e calzature. Se approvato il nuovo regolamento sull’Ecodesign, che aggiorna la direttiva in vigore dal 2009, vieterà alle aziende di incenerire l’invenduto. Per ora si tratta solo di un accordo provvisorio tra Parlamento e Commissione Ue, arrivato dopo la proposta della Commissione europea che risale a marzo 2022. E nulla si sa riguardo alle sanzioni in caso di inadempienza, perché la decisione spetterà ai singoli Stati membri.
Tessile insostenibile
Il nodo è la sostenibilità del comparto del tessile, quarto maggiore inquinante dopo cibo, case e mobilità. Ogni europeo butta mediamente 11 kg di tessuti all’anno, l’equivalente del carico di un camion mandato in discarica ogni secondo. E lavando i capi, getta in mare ogni anno una media di 0,5 milioni di tonnellate di microfibre.
Ecodesign per tutti i beni
Le norme introdotte dal regolamento si estenderanno a tutti i beni di consumo, nell’ottica di rendere la progettazione conforme a criteri di maggiore sostenibilità. Tra queste l’obbligo del Passaporto digitale, requisito vincolante per ogni nuovo prodotto, che fornirà informazioni dettagliate sul suo intero ciclo di vita. A spiegare i motivi è stato il ministro spagnolo dell’Ambiente Jordi Hereu i Boher, rappresentante di turno al Consiglio Ue: «Il primo elemento che rende green un prodotto è il cervello che lo progetta. Con l’accordo vogliamo garantire che tutte le dimensioni sostenibili della realizzazione del prodotto siano prese in considerazione fin dalla prima fase della sua concezione».


📸 Credits: Canva
©